La storia di un super mamma che ha deciso iscriversi all'Università proprio mentre aspettava il primo dei 5 figli

Laura Saraceno se lo ricorda bene il suo primo giorno all'Università: aveva un pancione di nove mesi. Dopo la nascita di Alessandro, che ora ha 8 anni, sono arrivati Jasmine, di 6, Aurora, di quasi 5, Ariel, che ne ha 2, e Mattia, il piccolo di casa, che ha 10 mesi. Laura è una giovane donna che, insieme al suo compagno Domenico, ha fatto una scelta controcorrente: dai 26 ai 34 anni ha messo al mondo cinque bambini. La voglia di una famiglia numerosa non le ha impedito di laurearsi, nel 2014, in Scienze dell'educazione. E se le due cose sembrano incompatibili, c'è da ricredersi: è stato proprio con la nascita del primo figlio che a Laura è venuta voglia di sedersi sui banchi dell'Università. Ma facciamo un passo indietro, questa favola moderna comincia 18 anni fa. "Io e Domenico stiamo insieme da 18 anni, eravamo compagni di liceo – racconta Laura, dopo aver messo a letto tutti i pargoli -, facevamo una vita da fidanzati, quando abbiamo sentito il bisogno di dare una svolta alla nostra vita, di fare una cosa seria, di 'legalizzare' la nostra storia non con il matrimonio, ma con un figlio, che ti lega in modo molto più profondo".

Com'è cambiata la tua vita dopo la nascita di Alessandro?

E' stata un'emozione incredibile. Il tutto unito a uno stravolgimento pratico, perché dopo un figlio non hai più i tuoi spazi e i tuoi orari. Se prima hai delle aspettative sul mondo, quando nasce un figlio è tutto amplificato. Un figlio è la concretezza, un'ancora verso la realtà. Quando fai progetti per il futuro, cerchi di rendere più bella la sua vita, perché se migliori la sua, migliori anche la tua.

Con il tuo compagno Domenico riuscite a ritagliarvi momenti vostri?

Ce li prendiamo. Con 5 figli da gestire serve un aiuto per vivere in maniera serena e avere un equilibrio. Domenico fa il barman nei locali la sera, mentre io insegno nuoto due pomeriggi alla settimana, e a volte lavoro anch'io nei locali. I nonni, mia sorella e i miei fratelli ci danno una grande mano.

Hai deciso di iscriverti all'Università proprio mentre aspettavi il tuo primo figlio, Alessandro. Perché? 

Sono andata alla prima lezione con la pancia di 9 mesi, mentre alla seconda Alessandro era appena nato. Ho deciso di continuare a studiare perché i figli ti danno quel senso di responsabilità che ti fa alzare la mattina per andare all'Università dopo che hai lavorato tutta la notte. Ho studiato Scienze dell'educazione e mi sono laureata nel 2014.

Dove trovavi, con quattro figli, il tempo di studiare? 

Studiavo la mattina, quando i bambini andavano a scuola o all'asilo, e la sera quando dormivano. Andando al lavoro in treno portavo sempre un libro dell'Università, mi ritagliavo dieci minuti qua e là nella giornata.

Qual è la cosa della società di oggi che ti fa più paura? 

Non c'è una cosa che mi fa più paura delle altre. A volte temo di non riuscire io a essere all'altezza, che sia mia la colpa di qualche loro scelta o strada sbagliata. Nella loro vita incontreranno tante problematiche, ma dovranno evitarle da soli: se ci riusciranno, vorrà dire che io e Domenico avremo fatto un ottimo lavoro.

Quale insegnamento, più di altri, vuoi trasmettere ai tuoi cinque bimbi? 

Io ho fatto la tesi di laurea proprio sulla famiglia numerosa e nella dedica ho scritto 'Ai miei figli, perché anche loro assaporino nella famiglia l'odore dell'amore'. Spero che riescano a capire quanto la famiglia sia vitale nell'esistenza di una persona.

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