Milano, 21 dic. (LaPresse) – L’Abi nel suo Rapporto di previsione Afo 2015-17, vede una ripresa che “si conferma e si rafforzano le condizioni per una più sostenuta crescita di medio termine: Pil a +0,8% nel 2015 e 1,5% e 1,6% nel 2016/17”. Torna ad aumentare lo stock dei prestiti: quasi 90 miliardi in più tra fine 2014 e fine 2017. Redditività in lieve recupero, ma peseranno i lasciti delle sofferenze sul costo del rischio e i costi dei salvataggi bancari. Lo scenario, costruito come di consueto insieme agli economisti degli uffici studi delle principali banche operanti in Italia, da un lato conferma l’uscita della nostra economia dalle secche della recessione e, dall’altro, prefigura un consolidamento delle capacità di crescita nel biennio 2016-17. “Il tratto promettente di questo quadro è che, proprio quando aumentano i rischi di un rallentamento della domanda internazionale – spiega l’Abi – il recupero si configura come fortemente trainato dalla domanda interna, mentre la componente estera netta frenerebbe la crescita quest’anno e avrebbe in seguito un impatto limitato, a prevalente motivo della reazione delle importazioni al recupero della domanda domestica”. La dinamica dei consumi costituisce una lieta “sorpresa”, che evidentemente deve essere tenuta in conto nel valutare una politica economica che nel recente passato ha puntato a manovre fiscali in grado di stimolare la spesa privata: la variazione annuale per il 2015 sarà pari allo 0,9% e aumenterà progressivamente nel biennio successivo.

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