L'ex compagnia di bandiera e le sigle sindacali non hanno trovato l'intesa sulle modalità applicative

Tra fumate nere e annunci, la giornata di oggi conferma che la corsa salvezza di Alitalia non sarà per nulla facile. Solo 24 ore fa, il commissario Luigi Gubitosi aveva scelto questa metafora calcistica dopo una riunione con i sindacati e l'espressione ora risulta ancora più azzeccata. Il motivo? In via Fornovo, una delle sedi del ministero del Lavoro, è arrivata la fumata nera sul ricorso alla cassa integrazione straordinaria del personale di Alitalia. In pratica l'ex compagnia di bandiera e le sigle sindacali non hanno trovato l'intesa sulle modalità applicative a zero ore che riguarda 317 addetti di terra. All'azienda era stato chiesto di evitare questa misura magari ricorrendo ad una cassa integrazione a rotazione per tutti.

"Abbiamo detto che non eravamo disposti ad accettare una tale misura, ma l'azienda è rimasta sulle sue posizioni. Le aree più colpite sono gli amministrativi, il commerciale e L'information technology", ha spiegato all'uscita Fabrizio Cuscito della Filt-Cgil. Resta ora da definire la platea di dipendenti alla quale sarà applicata, ma l'ammortizzatore sociale in teoria "potrebbe partire già lunedì 19 giugno". Particolarmente deluso il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi: "Niente accordo? Restiamo convinti che la cassa a zero ore doveva essere evitata. La messa in cassa integrazione dei lavoratori di Alitalia avrà anche un forte impatto sui salari per tutto il tempo necessario all'attivazione dell'integrazione del Fondo di sostegno al reddito del Trasporto Aereo".

OBIETTIVO VENDITA IN BLOCCO. L'esito del confronto era stato anticipato a 'UnoMattina' dallo stesso Gubitosi, che aveva spiegato come "ci sono una serie di costi che vanno ridotti ma non possiamo non ricorrere alla cassa integrazione perché la situazione è delicata. Meglio faremo e meglio Alitalia si presenterà in buona salute, puntiamo alla vendita in blocco". Ma quali sono i prossimi step di questo risiko? Di certo, sono arrivate "33 manifestazioni di interesse" sulle quali l'ex dg Rai mantiene però "riservatezza". Entro la fine della settimana prossima verrà fatta una prima selezione dei potenziali acquirenti, che dovranno rispettare certi parametri. Poi si passerà nella cosiddetta 'data room' per un'analisi più specifica delle proposte, prima delle offerte vincolanti attese per l'autunno. Scioperi permettendo ('condannati' da Gubitosi, ma anche dalla Cisl), la speranza per la triade dei commissari è imitare il Crotone nella sfida per restare nella A dei cieli. La squadra si è salvata all'ultima giornata del campionato, con una grande rimonta. Per festeggiare, il tecnico Davide Nicola sta percorrendo in bici (come da fioretto) il tragitto dalla città calabrese a Torino. Magari per Gubitosi-Paleari-Laghi la 'gita' potrebbe essere un po' più impegnativa, e andare forse da Roma a Colonia, sede di Lufthansa.
 

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