Sugli obiettivi dei bianconeri, il mister toscano ha aggiunto: "Dobbiamo arrivare a marzo ed essere dentro le tre competizioni e per ora la Juventus c'è"

"La squadra sta bene, sta crescendo e ha grandi margini di miglioramento nei singoli e nella squadra. Per fare questo, bisogna andare tutti dalla stessa parte". Così Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, tracciando un bilancio del momento bianconero alla vigilia dell'anticipo con l'Empoli. Impegno che arriva dopo la vittoria in Champions League ad Oporto: "I ragazzi hanno fatto una bella partita sul piano della consapevolezza nel voler portare a casa la partita, con grande maturità e con grande equilibrio. Di questo sono contento", così il tecnico in conferenza stampa. "I cambi vincenti al 'Dragao'? "No, non li avevo sognati…", ha sorriso Allegri. "Ma Pjaca dopo la partita di Palermo e nei giorni successivi aveva dato segni importanti. Quanto a Dani Alves è un campione e ha l'entusiasmo di un bambino, questo è molto bello da vedere".
 

 Sugli obiettivi dei bianconeri, il mister toscano ha aggiunto: "Dobbiamo arrivare a marzo ed essere dentro le tre competizioni e per ora la Juventus c'è. In Champions – ha avvertito – non abbiamo ancora passato il turno, la Fiorentina è di esempio. Il 2-0 ci garantisce un bel vantaggio ma non ci garantisce il passaggio". Quanto al campionato "è ancora lungo, abbiamo gli scontri diretti, partite da vincere come quella di domani, che sono quelle dove non bisogna sbagliare sicuramente l'approccio". Lo scontro diretto Inter-Roma potrebbe favorire la fuga dei bianconeri: "Non dobbiamo pensare a guadagnare, ma a vincere, perchè sarebbe una vittoria in meno che manca allo scudetto. La Roma e il Napoli faranno tanti punti da qui alla fine, dobbiamo pensare a noi e poi vediamo cosa fanno gli altri. 63 punti non bastano per entrare in Europa League e per vincere lo scudetto. Quindi abbiamo strada da fare, facendo un passo alla volta". E' importante, ha sottolineato ancora Allegri, "arrivare agli scontri diretti nelle migliori condizioni possibili. Le maggiori insidie? Ci sono dappertutto ma dipende da noi. L'importante è approcciare bene, fare buone partite sotto l'aspetto della concentrazione e della tecnica".
 

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