Il premier replica: "L'ultima a non rispettarle fu la Germania nel 2003"

Botta e risposta tra Merkel e Renzi sulla questione banche. "Non possiamo tirare fuori nuove regole ogni due anni", ha affermato la cancelliera tedesca quando, in conferenza stampa a Bruxelles, le è stato chiesto se sia pensabile modificare le regole relative alla flessibilità per alcuni Paesi e alle banche, in riferimento al caso italiano.

"Credo che l'aspetto della stabilità sia prioritario, insieme con quello della flessibilità, quindi è necessario collaborare", ha aggiunto, e "abbiamo lavorato a livello biennale per agire in modo pratico".

La replica del premier non si è fatta attendere. "L'Italia non chiede di non rispettare le regole, l'ultima a non rispettarle fu la Germania nel 2003 perché Berlusconi, che è un uomo molto generoso, gliel'ha consentito". "Devo confermare – ha aggiunto Renzi- che nessuno di noi vuole cambiare le regole. Le regole sono state cambiate per l'ultima volta nel 2003 per fare un favore alla Francia e alla Germania. Noi continueremo a rispettare le regole. La questione bancaria non è all'ordine del giorno perché non c'è nessuna previsione di modifica delle regole esistenti".

"La Germania ha messo 247 miliardi di euro per salvare le proprie banche, i premier italiani, pur potendo, non lo hanno fatto. Siamo certi che in questa situazione noi siamo nelle condizioni di proteggere i denari dei correntisti e dei cittadini. Non c'è rischio per il contribuente e per il cittadino. Questo tema non è all'ordine del giorno, l'atteggiamento tipico di fronte alla Brexit è pensare alle ricadute per l'Italia, ma la preoccupazione dell'Italia ora dev'essere fare l'Europa degli asili nido, dello sviluppo". "Il problema delle banche doveva essere affrontato tre o quattro anni fa e non è stato fatto", ha concluso.
 

 

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