"Lo stadio di Tor di Valle è il banco di prova per fermare blocchi di potere che da sempre difendono la speculazione"

"Da mercoledì scorso sono sottoposto a una criminosa macchina del fango che non riuscirà a scalfire di un millimetro una vita dedicata alla difesa della legalità e del bene comune. Una vita spesa in battaglie che rifarei non cento, ma mille volte, per rendere le nostre città più umane e giuste. Oggi sono di fronte a un accanimento mediatico senza precedenti. E c'è un perché: la posta in gioco è alta e si chiama Stadio di Tor di Valle. Insieme a una complessiva azione di rientro nella legalità che la giunta Raggi, seppur tra incertezze e inadeguatezze, ha portato avanti finora". Lo scrive in una lettera al Fatto Quotidiano l'assessore all'Urbanistica al Comune di Roma Paolo Berdini.

"Oggi, il M5S, se vuole, ha la grande opportunità di continuare l'azione fin qui intrapresa per far cambiare passo a Roma – spiega -. Lo stadio di Tor di Valle è il banco di prova per fermare blocchi di potere che da sempre difendono la speculazione fondiaria e finanziaria a scapito dei diritti dei cittadini. Se la Raggi vuole fare questa battaglia mi troverà al suo fianco. In caso contrario, le mie dimissioni sono già sul suo tavolo".
 

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