Giovedì il voto definitivo sul "Rosatellum bis". Ma la maggioranza (anche con i verdiniani di Ala) vuole evitare l'esercizio provvisorio e punta ad approvare la legge sui migranti

I cinque voti di fiducia di ieri lasciano scorie politiche importanti tra parlamento e governo. Mdp è ormai fuori dalla maggioranza e accusa il governo di aver accettato i voti di Ala e, quindi, dei "verdiniani", il M5S afferma di avere ormai solo la piazza come riferimento, ma Gentiloni e i suoi spiegano che i voti di Ala sulla legge elettorale sono soltanto "tecnici" e, nelle prossime settimane potranno servire su due appuntamenti uno tecnico e l'altro politico di primaria importanza: per far passare la legge di bilancio ed evitare l'esercizio provvisorio e, magari, per approvare la legge sullo ius soli che, invece, piace moltissimo alla sinistra.

SCHEDA: COSA PREVEDE IL ROSATELLUM BIS

Sembra essere questo il (breve) percorso che Gentiloni si è dato per i prossimi due o tre mesi che ci separano dallo scioglimento delle Camere e dalle elezioni. Ora che (con l'ultimo voto previsto per giovedì) la legge elettorale è passata, il governo deve riuscire a trovare i voti per approvare la legge di Bilancio ed evitare l'esercizio provvisorio, situazione tecnica difficilissima in cui verrebbero meno automatismi normalissimi come il pagamento degli stipendi ai dipendenti pubblici. Insomma, nessun governo si è mai potuto permettere periodi significativi di esercizio provvisorio e gli uomini del Pd sono decisamente furibondi con i bersaniani che (in un incontro riservato con il capo dello Stato dei giorni scorsi) avrebbero chiesto a Mattarella di avallare l'esercizio provvisorio.

Insomma, mentre la piazza grillina attacca a tutto spiano e, certamente, anche oggi si farà sentire sui temi della "cecità" e dell'onestà, Gentiloni e la sua "articolata" maggioranza cercano di levarsi rapidamente dai guai e dalle scorie di questi cinque voti di fiducia per andare rapidamente avanti sulla legge di bilancio e, magari, portare a casa un risultato positivo com le lagge sullo ius soli che potrebbe servire, in campagna elettorale, a recuperare una parte del consenso a sinistra.

Quanto al Rosatellum Bis, ormai in dirittura d'arrivo, cè da rilevare le parole di Matteo Renzi: "Non ci sono state pressioni sul presidente del Consiglio per mettere la fiducia sulla legge elettorale come ha detto Napolitano. Pensare che subisca pressioni, credo che sia offensivo per Gentiloni" ha detto il segretario del Pd . E ha aggiunto in collegamento a Porta a porta dal treno del Pd 'Destinazione Italia': "Trovo ridicole le polemiche di chi si è imbavagliato in piazza". Il Rosatellum è lamigliore soluzione? "Difficile definirla così per me. Io avrei voluto un altro meccanismo – spiega – molto meglio il Rosatellum che il sistema di prima, quello che Calderoli ha definito una porcata".

 

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