Dopo l'apertura di Barak Obama, Trump e i suoi alleati fanno marcia indietro

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato per chiedere la fine dell'embargo degli Stati Uniti contro Cuba, approvando una risoluzione appoggiata da 191 Stati membri, con i soli voti contrari di Usa e Israele.

Un anno fa il testo era già stato approvato senza voti contrari, perché Usa e Israele avevano deciso di astenersi, nel pieno del processo di ravvicinamento con l'Avana promosso dall'amministrazione di Barack Obama. Oggi il governo di Donald Trump e i suoi alleati israeliani hanno optato per il voto contrario, parte del "nuovo approccio" della politica di Trump verso l'isola.

Il presidente Usa, che sostiene la prosecuzione dell'embargo, vuole "una maggiore enfasi sulla promozione dei diritti umani e della democrazia" sull'isola. L'ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Nikki Haley, oggi ha difeso questa posizione e ha definito il voto dell'Assemblea generale come un "teatro politico" promosso da Cuba.

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