La decisione del giudice sportivo sull'episodio in area del Genoa al 24' del II tempo della partita di Marassi. Dopo il Var, Giacomelli fischiò rigore ed espulsione
Comportamento antisportivo. Il giudice sportivo della serie A ha sanzionato con due giornate di squalifica l'episodio che ha visto protagonista il capitano della Roma, Daniele De Rossi, a un venti minuti dalla fine della partita col Genoa a Marassi. I fatti, ormai sono noti: De Rossi e Lapdula si strattonano a vicenda, il romanista tira la maglia del genoano e, mentre questo prova a divincolarsi, gli rifila una vera e propria sberla: non fortissima ma molto evidente. Lapadula si butta per terra e lo stesso fa il capitano della Roma che, subito dopo, si precipita sull'avversario che si rotola sull'erba e cerca di togliergli le mani dalla faccia e di costringerlo ad alzarsi.
Interviene il Var che non lascia dubbi: l'arbitro Giacomelli fischia il rigore e mostra il cartellino rosso al mediano giallorosso. In serata, a Roma Channel, De Rossi chiederà scusa a squadra, tifosi e allenatore e Francesco Totti, il giorno dopo, ne prenderà le difese: "Tutti hanno il diritto di sbagliare – twitta il Capitano, ormai dirigente – Daniele ieri ha sbagliato ed è il primo a saperlo. Ma nessuno può mettere in discussione quello che ha fatto e quello che farà per la Roma: è il nostro capitano. Ora al lavoro, tutti insieme, per ripartire subito".
Con queste due giornate, salgono a 35 i turni di squalifica rimediati in nove espulsioni da Daniele De Rossi nella sua carriera. Un grande giocatore e anche un uomo serio e responsabile che, però, in certi momenti, in campo perde, come si dice "la brocca". Ogni volta, De Rossi promette e si ripromette di non farlo più. Purtroppo, a distanza di tempo, ci ricasca.
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