Washington (Usa), 17 apr. (LaPresse/AP) – Il Senato Usa ha respinto la proposta bipartisan mirata a rafforzare i controlli federali sui precedenti degli acquirenti di armi. Il piano prevedeva l’estensione dei controlli a tutte le transazioni, anche online e durante fiere, mentre attualmente vi sono sottoposti soltanto acquisti presso rivenditori di armi autorizzati. L’obiettivo del sistema è prevenire che persone con precedenti penali o problemi di salute mentale acquistino armi. A favore della misura hanno votato 54 senatori, mentre 46, tra cui 41 repubblicani e cinque democratici, hanno votato contro. Per approvare la misura era necessaria però una maggioranza di almeno 60 voti.

Il voto del Senato è un duro colpo per la campagna dell’amministrazione Obama mirata ad aumentare i controlli sulle armi, lanciata dopo la sparatoria nella scuola elementare Sandy Hook di Newtown, in Connecticut. Barack Obama aveva incentrato le sue proposte proprio sul rafforzamento dei controlli sui precedenti degli acquirenti. Il voto è invece una vittoria per la National Rifle Association, la più grande lobby delle armi negli Usa.

In un discorso tenuto nella serata americana, Obama ha usato toni forti contro i senatori che hanno votato contro il piano. E’ stata una “giornata vergognosa” per Washington, ha detto, attribuendo ai repubblicani la responsabilità del fallimento della misura. “Una minoranza di senatori ha deciso che non vale la pena di proteggere le vite di bambini”, ha proseguito il presidente Usa, che ha accusato la lobby delle armi di avere “mentito intenzionalmente” nella propria campagna contro il provvedimento. Nell’intervento tenuto nel giardino delle rose della Casa Bianca, Obama aveva accanto alcuni familiari delle vittime della strage alla scuola elementare di Newtown e l’ex deputata Gabrielle Giffords, ferita alla testa nella sparatoria di Tucson a gennaio del 2011.

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