Il dato di Swg Sondaggi. Per l'Osservatorio scienza tecnologia e società il numero di italiani scettici si è dimezzato dal 2015 a oggi

Gli italiani che si dimostrano scettici nei confronti delle vaccinazioni obbligatorie sembrano più di quanti siano in realtà. E lo stesso vale per i cosiddetti no-vax che, stando ai dati resi noti a LaPresse da parte di Swg Sondaggi sono solo il 6%.

Per questi, 'i vaccini sono pericolosi e lo Stato non può obbligare i propri cittadini a farlo'. Per il 57% è 'giusto obbligare i genitori a vaccinare i figli' mentre per il 37% 'i vaccini sono una cosa utile ma i genitori dovrebbero essere liberi di scegliere riguardo ai propri figli'. Questo dimostra che in realtà le campagne dell'ultimo anno, compresa quella di oggi del leader della Lega, Matteo Salvini, hanno sortito l'effetto opposto. Un'altra rilevazione svolta dall'Osservatorio scienza tecnologia e società – Observa Science in Society, ci dice che il numero di italiani scettici nei confronti dei vaccini si è dimezzato dal 2015 a oggi. Dai dati emerge una consapevolezza sempre più forte nei cittadini che hanno ricominciato ad avere fiducia in quella che è una delle maggiori conquiste della medicina. Perché? L'ipotesi più verosimile è che sia i casi di cronaca che le decisioni del governo abbiano avuto un peso, portando coloro che in precedenza avevano un'idea più superficiale, abbiano invece assunto posizioni più definite e consapevoli.

Inoltre da un'indagine condotta da 'Voices from the blogs', spinoff dell'Università degli Studi di Milano, che ha analizzato 530mila commenti pubblicati da circa 60mila utenti su Twitter e Facebook nell'arco di un anno e mezzo, tra settembre 2015 e marzo 2017, pro vax battono no vax 80 a 20 sul web. Nell'acceso dibattito che si è scatenato negli ultimi mesi anche su internet, la comunità di chi è favorevole ai vaccini, pur essendo numericamente simile come presenza sui social, raccoglie un consenso decisamente superiore rispetto ai no vax: 80% contro il 20%.

Si vedrà nelle prossime settimane se questa 'promessa' sui vaccini, rimarrà una boutade da campagna elettorale o si trasformerà in altro. Quando forse i numeri sulla 'presa' elettorale saranno chiari, la polemica sfumerà da sola.

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