La decisione arriva dal gup. Il presidente Osservatorio Amianto: "La giustizia non tutela le vittime"

Colpo di scena nel processo Eternit bis. E' stata modificata l'accusa da omicidio volontario a colposo per l'imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny, imputato per la morte da amianto di 258 persone. "Noi come difesa siamo molto soddisfatti, finora c'era l'ipotesi di omicidio volontario, come un mostro che voleva uccidere centinaia di persone. L'accusa è caduta e siamo contenti perché con un processo per omicidio colposo riusciremo a far emergere le prove dell'innocenza del mio assistito", ha commentato a LaPresse l'avvocato difensore di Stephan Schmidheiny, Astolfo Di Amato. Dal gup sono stati dichiarati prescritti un centinaio di casi: due casi rimangono a Torino, gli altri sono stati trasmessi per competenza territoriale alle procure di Reggio Emilia, Vercelli e Napoli.

"Un'altra incredibile decisione, dopo il rinvio alla Corte Costituzionale che ha allungato i tempi del processo di oltre un anno. La derubricazione ad omicidio colposo e per di più la prescrizione di quasi tutti i casi è una sconfitta per la giustizia", dichiara l'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto.

"Ovviamente come sempre rispettiamo le decisioni dei giudici e quindi anche questa. Di certo si assiste con profonda amarezza a quanto successo oggi. Gli argomenti che sono stati portati e discussi dall pubblica accusa erano trovavano puntuali riscontri. L'amarezza è ancora maggiore, ne prendiamo atto." Lo ha detto a LaPresse l'avvocato Laura D'Amico, uno dei legali di parte civile del processo Eternit. "L'inevitabile conseguenza è che il processo ora verrà smembrato, intanto cadranno in prescrizione diverse morti. Per gli altri con la trasmissione degli atti temiamo che i tempi di prescrizione faranno falcidia di altri casi – ha aggiunto – Si ripropone questo tema, ma ci sono forti resistenze in Parlamento: l'augurio è far comprendere come sia non rinviabile una seria discussione sui termini".
 

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