Le azioni di Facebook sono crollate del cinque percento oggi a seguito dell'annuncio

L'agenzia federale americana per la protezione dei consumatori ha confermato di aver aperto un'indagine su Facebook per la possibile violazione dei suoi impegni sulla privacy e per possibili violazioni sulle norme per il consenso al trattamento di dati sensibili. La Federal Trade Commission ha acceso un faro dopo la scoperta del furto di dati di decine di milioni di utenti del social network da parte del gruppo di consulenza britannico Cambridge Analytica.

La Ftc normalmente si rifiuta di commentare le proprie inchieste, ma stavolta ha fatto l'insolito passo di confermare una "indagine non pubblica" su Facebook. "La Ftc è fermamente e pienamente impegnata a utilizzare tutti i suoi strumenti per tutelare la privacy dei consumatori", ha dichiarato il capo dell'agenzia, Tom Pahl. Le azioni di Facebook sono crollate del cinque percento oggi a seguito dell'annuncio, dopo aver perso circa il 14% nella scorsa settimana. Ora cedo il 4,61% a 152,05 dollari.

E in Italia si pensa di seguire l'esempio americano. "Attendiamo l'apertura di un'indagine anche da parte dell'Antitrust italiana, alla quale ci siamo rivolti settimana scorsa proprio per accertare se la pratica commerciale adottata da Facebook di consentire ai fornitori di servizi sulla piattaforma di accedere ai dati degli utenti iscritti, sia scorretta ai sensi del Codice del Consumo" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Non si comprende, ad esempio, se l'utente gode del diritto di prestare o negare il consenso all'accesso ai dati personali da parte di soggetti terzi diversi da Facebook, se i dati dell'utente potranno essere utilizzati da sviluppatori di app per fini diversi da quelli inerenti all'utilizzo delle app, quali sono le informazioni cui i terzi possono accedere senza il consenso espresso degli utenti", conclude Dona.
 

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