Il numero di inattivi diminuisce per il terzo anno consecutivo e in misura molto più marcata (-410 mila, -2,9%) coinvolgendo entrambi i generi

Nel 2016 si è registrato un calo del tasso di disoccupazione di 0,2 punti, dall'11,9% del 2015 all'11,7 del 2016. Lo comunica l'Istat nel suo report sul mercato del lavoro nel 2016 e nel IV trimestre. Si riduce il contingente di persone in cerca lavoro da almeno 12 mesi, la cui incidenza passa dal 58,1% del 2015 al 57,3%. Nel 2016 il numero di inattivi diminuisce per il terzo anno consecutivo e in misura molto più marcata (-410 mila, -2,9%) coinvolgendo entrambi i generi. Il calo riguarda sia la componente più distante dal mercato del lavoro (-200 mila, -1,9%) sia le forze di lavoro potenziali (-210 mila, -5,9%). Nel 2016, per il secondo anno consecutivo e con maggiore intensità, diminuisce il numero degli scoraggiati (-164 mila, -8,6%), la cui flessione continua ininterrotta dal secondo trimestre 2015.

Nel IV trimestre 2016 il tasso di disoccupazione si attesta all'11,9%, in crescita di 0,2 punti percentuali dopo la sostanziale stabilità dei quattro trimestri precedenti. Prosegue, a un ritmo più sostenuto, il calo del tasso di inattività (-0,3 punti percentuali), che si attesta al 34,7%. 

Il quarto trimestre 2016 presenta anche un aumento nella partecipazione al mercato del lavoro dello 0,4% su base congiunturale e dell'1,6% in termini tendenziali. L'occupazione, stimata dall'indagine sulle forze di lavoro, è pari, al netto degli effetti stagionali, a 22 milioni 827 mila persone, in aumento rispetto al trimestre precedente (+0,1%, 32 mila), dopo la stabilità nel terzo trimestre. Il tasso di occupazione sale perciò al 57,4% (+0,1 punti percentuali), sintesi di una lieve flessione per i 15-34enni (-0,1 punti), della stabilità per i 35-49enni, e di una crescita per i 50-64enni (+0,4 punti). L'aumento congiunturale del numero di occupati è il risultato della ripresa del lavoro indipendente (+28 mila, 0,5%), della ulteriore crescita dei dipendenti a termine (+22 mila, 0,9%) e della lieve diminuzione del lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato (-17 mila, -0,1%). L'aumento dell'occupazione riguarda entrambi i generi, è concentrata nel Centro-Nord (+76 mila, 0,5%) a fronte di una diminuzione nel Mezzogiorno (-43 mila, -0,7%).

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata