Consegnata in commissione d'inchiesta la documentazione. Scontro sulla possibilità di secretare l'audizione

Consob "non ricevette nessuna informazione da parte di Bankitalia sul prezzo" delle azioni di Banca Popolare di Vicenza al termine dell'ispezione nel 2008. A dirlo è il direttore generale Consob, Angelo Apponi, in audizione in commissione inchiesta sulle banche. Per Veneto Banca, "il tema del prezzo viene toccato unicamente nel 2013", ha aggiunto, dopo aver consegnato la documentazione sulle banche venete relativa al periodo a partire dal 2004. Il dossier, su richiesta Consob, è per la maggior parte classificato come segreto.

"Per l'aumento di capitale del 2013", ha proseguito, "riceviamo una lettera da Bankitalia in cui si dice che l'aumento di capitale" sarà strumentale al perseguimento degli obiettivi previsto dal piano "che non escludeva eventuali acquisizioni "che avessero coerenza con il piano strategico della Banca, preservando profili di liquidità e solidità del gruppo. A me non sembra che Bankitalia ci segnali che ci siano sofferenze".

"Le nostre richieste sugli aumenti di capitale delle banche e degli altri soggetti vigilati partono dal 2006. Nel momento in cui ci viene comunicato che c'è intenzione di sollecitare il pubblico richiediamo informazioni". Apponi ha dunque ribadito che come "risulta dalla documentazione che vi abbiamo trasmesso" Consob non ha ricevuto informazioni da Bankitalia sugli aumenti di Popolare di Vicenza nel 2001, 2008 e 2015 mentre "nel 2017 abbiamo una sanzione Bce che ci è stata trasmessa su Vicenza".

La vigilanza, ha sottolineato ancora Apponi, è stata ostacolata da "dati fasulli". "La vigilanza può trovare ostacolo nel momento in cui ci vengono comunicati dati fasulli – ha spiegato – I dati che venivano forniti da queste due banche erano falsi e chi diffonde dati falsi risponderà delle sue affermazioni".

Ed è scontro in commissione anche sulla possibilità di secretare l'audizione di Bankitalia e Consob. Dopo aver stabilito la forma testimoniale dell'audizione infatti il capo della Vigilanza Bankitalia Carmelo Barbagallo è stato fatto accomodare fuori, mentre i commissari ascoltano il dg Consob Angelo Apponi. Diversi parlamentari hanno poi fatto notare al presidente Casini che Barbagallo avrebbe potuto ascoltare le risposte di Apponi, in quanto i lavori della commissione sono trasmessi via webtv. Carlo Sibilia del M5s ha chiesto che Barbagallo fosse controllato dalla guardia di finanza, ipotesi bocciata fermamente da Casini che ha fatto notare di non avere la possibilità né l'intenzione di procedere con simili restrizioni e ha fatto notare che la commissione poteva decidere di secretare l'audizione. Proposta bocciata sia dai pentastellati che dal Pd.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata