L'artista ha messo in musica quel terrore e lo canta nel nuovo singolo "Porcellana"

Quando ti saluta, sorride e poi ride con quell'inconfondibile suono, sembra la persona più serena e solare del mondo. Invece pure lei, come tutti, lotta con i suoi demoni interiori. Uno, in particolare, quando è arrivato con la sua potenza disarmante ha stupito anche lei: gli attacchi di panico. Noemi quel terrore lo ha messo in musica e lo canta in Porcellana, il suo nuovo singolo estratto dall'album La luna.

"Non pensavo mi potesse capitare – racconta Noemi della prima volta che il fastidioso inquilino è andato a bussare alla sua porta – e invece può succedere a chiunque. Quando la testa e il cuore non vanno d'accordo, succede sempre qualcosa. Non pensavo la testa potesse essere così labile. Ho avuto come la sensazione di evaporare, di diventare un fantasma, ho sentito all'improvviso una grande distanza dagli altri. Sembra di essere in un mondo ovattato, con tutti gli altri fuori", ricorda.

Lei, però, quel mostro lo ha combattuto e lo combatte ogni giorno: "Il corpo è più intelligente della testa, ti segnala che qualcosa non va. Allora devi lavorarci, recuperare quella distanza dagli altri, non diventarne schiavo. Ero arrivata a non guidare più, ho reagito". E, a ben pensarci, la reazione si sente nella seconda versione di Porcellana, quella remix di Shablo: "È vero, lui ha dato al brano una vibrazione meno lunare, più solare e estiva. Il ritmo nel ritornello è sudamericano. Shablo ha rispettato il pezzo ma lo ha portato da un'altra parte, senza far perdere di senso al testo e al mio modo di cantare".
 

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