L'esponente dell'estrema destra punta il dito contro l'Ue, responsabile, a suo dire, di "tutti i mali" del Paese

L'esponente dell'estrema destra olandese Geert Wilders ha lanciato la campagna elettorale del suo Partito per la libertà (Pvv), in vista delle elezioni del 15 marzo, con la promessa di espellere la "feccia marocchina" e "recuperare l'Olanda per gli olandesi". "Se ciò che volete è avere questo Paese di nuovo nelle vostre mani, potete votare un solo partito", ha affermato il politico davanti ai sostenitori nella città portuale di Rotterdam, protetto da decine di agenti e guardie del corpo. Quindi ha accusato gli olandesi di origine marocchina di aver provocato "l'insicurezza" nelle strade del Paese e ha promesso di porre fine all'immigrazione dai Paesi musulmani.

Poi ha puntato il dito contro l'Unione europea, considerandola responsabile di "tutti i mali" dell'Olanda. Il candidato dell'ultradestra ha quindi approfittato della grande presenza di media per attaccare i "partiti del sistema", a suo avviso "venduti a Bruxelles".

Secondo gli ultimi dati, Wilders è in testa ai sondaggi e precede l'attuale primo ministro, il liberale Mark Rutte. Tuttavia, anche se ottenesse il maggior numero di voti, difficilmente riuscirà a formare un governo di coalizione, poiché nessun partito vuole un'alleanza con il Pvv.

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