Il presidente del consiglio a Lubiana, in Slovenia, per l'incontro con il primo ministro sloveno Miro Cerar

"Io credo che la decisione della corte Ue sia importante innanzitutto per due principi: nel metodo perché le decisioni prese vanno rispettate e nel merito nel fatto che il principio di solidarietà alla base della relocation sia stato confermato. Penso che le decisioni della corte Ue debbano impegnare tutte i paesi membri dell'Ue e credo che a questo un paese come l'Italia guarderà nei prossimi mesi". Così il presidente del consiglio Paolo Gentiloni in un punto stampa a Lubiana, in Slovenia, al termine dell'incontro con il primo ministro sloveno Miro Cerar.

"C'è un gran lavoro da fare sulla revisione degli accordi di Dublino che non viene risolto solo da una sentenza, il lavoro proseguirà, abbiamo fatto passi in avanti con Spagna, Germania e Francia, ne abbiamo parlato anche oggi con Miro – ha aggiunto – La base tuttavia deve essere che quando l'Ue prende delle decisioni le decisioni vengono rispettate. Lo fa l'Italia, lo fa la Slovenia, è utile che lo facciano tutti i Paesi".  "Da questo punto di vista la cooperazione tra Italia e Slovenia e la partecipazione della Slovenia alle politiche Ue, sia di accoglienza che di presidio nel mediterraneo penso alla missione Sofia, è sempre stata esemplare da parte Slovena – ha aggiunto Gentiloni – Credo che questo sia uno degli aspetti di impegno comune che Italia e Slovenia possono mettere all'ordine del giorno dei prossimi mesi, del prossimo periodo, che vedrà l'Ue intera chiamata a passi in avanti nei suoi livelli di integrazione". 

"Devo dire che l'Italia ha portato avanti negli ultimi mesi alcuni degli obiettivi che avevamo illustrato e condiviso a Malta a febbraio. I risultati si vedono nel senso della riduzione degli sbarchi nei mesi di luglio e agosto che è un risultato della nostra politica e del sostegno Ue", ha aggiunto. "Sono risultati positivi sempre più da consolidare e sempre più da europeizzare", ha aggiunto.

"Credo che il modo in cui l'Ue ha reagito al referendum britannico sulla Brexit è esemplare di come a un fatto negativo possono seguire reazioni positive e la Slovenia può svolgere un ruolo importante. Ho condiviso con Miro alcune delle riflessioni che stiamo facendo con Francia e Germania sul modo migliore per fare passi in avanti su questa strategia, modo migliore che non è creare gruppi ristretti di paesi ma che i paesi che vogliono proseguire nel percorso di integrazione possano farlo e mi auguro che questo accada già dai prossimi consigli europei". 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata