La droga era all'interno di un quadro elettrico ed è stata individuata dalle unità cinofile

Questa mattina, carabinieri del Comando Provinciale di Roma e agenti della Polizia di Stato della Questura di Roma hanno eseguito una operazione straordinaria di controllo del territorio nel quartiere romano di Tor Bella Monaca al fine di contrastare l'illegalità diffusa. Un fitto reticolo di pattuglie con personale in borghese e in uniforme ha setacciato il popoloso quartiere. Decine le perquisizioni eseguite oggi da 200 tra agenti di Polizia di Stato della Squadra Mobile e del reparto Volanti¡¡ e Carabinieri dei Nuclei Investigativi di Roma e Frascati, della Compagnia di Frascati, della Stazione di Tor Bella Monaca e del Nucleo Cinofili di S. Maria di Galeria che hanno attentamente controllato abitazioni e le parti comuni, cortili interni, garage, scantinati, locali ascensori, dei palazzoni dove i malviventi sono soliti nascondere armi e droga, in via S. Biagio Platani, Largo Ferruccio Mengaroni e via S. Rita da Cascia.

Proprio in un quadro elettrico al piano terra di un palazzo di Largo Ferruccio Mengaroni le unità cinofile hanno individuato una traccia e rinvenuto circa 600 dosi di cocaina, già confezionate e pronte per la vendita. Singolare la modalità di occultamento dello stupefacente, all'interno di un apparente grosso petardo chiamato la palla di Maradona in cui l'abilità dei trafficanti lo avevano mascherato. All'arrivo delle forze dell'ordine, nello stesso palazzo alto ben quattordici piani, dall'alto è stato gettato un calzino contenente circa 5000 euro in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell'attività di spaccio. Il prezioso involucro è caduto sui piedi di una pattuglia di Carabinieri che stava controllando l'area. Sempre dall'alto, da parte di qualcuno che se n'è disfatto, sono stati lanciati alcuni pezzi di hashish che sono stati immediatamente sequestrati. Serrati sono stati i controlli da parte di Carabinieri e Polizia anche alle persone che si trovano in regime di detenzione o di arresti domiciliari presso le  proprie abitazioni; decine le perquisizioni ed i controlli eseguiti alla ricerca di droga e armi anche con posti di blocco lungo le principali arterie del quartiere.
 

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