Pier Silvio Berlusconi parla dell'acquisto dei diritti per trasmettere in chiaro tutte le partite dei mondiali di calcio 2018

Quelli di Russia "saranno i primi Mondiali nell'era della total audience. Questa volta Mediaset supera il servizio pubblico vero e proprio. È dal 2002 che i mondiali non sono trasmessi per intero, gratuitamente e da un unico broadcaster. E la prima volta in assoluto tutte le 64 partite saranno in diretta. Si tratta di un grande servizio per il pubblico". Così Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente e Ad di Mediaset, commenta la notizia che tutte le partite dei mondiali di calcio 2018 saranno trasmesse gratuitamente sulla sua tv commerciale. 

"Quattro anni in termini di velocità per nuove tecnologie sono un'infinità di tempo. Questi mondiali avranno un impatto mediatico come non si è mai visto. Questo fatto per noi è una grande opportunità dal punto di vista commerciale". È una prima volta nella storia della tv, che secondo Berlusconi, è "destinata a creare margine". "Non possiamo dire il costo dei diritti, – spiega – ma vogliamo trasferirvi il costo reale per Mediaset. Il costo dei diritti sommato al costo del prodotto meno tutto ciò che viene sostituito in palinsesto porta a un costo tra i 40 e i 45 milioni di euro".

"Dispiace che non ci sia l'Italia, – ha dichiarato – ma in termini di ascolti l'impatto della Nazionale in passato è stato per sole tre partite, molto relativo. Il fatto di avere tutte le partite visibili in chiaro darà invece una bella spinta". E poi si apre sulla speranza di collaborare con Francesco Totti: "Mi sarebbe piaciuto al Milan come calciatore, ha carica umana e simpatia. Sarebbe davvero bello averlo come commentatore e seconda voce per i Mondiali".
 

 

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