Per la prima volta la compagnia low cost riconosce un'organizzazione sindacale italiana

Arriva infine anche in Italia la stretta di mano tra un sindacato e Ryanair. La compagnia irlandese low cost riconosce per la prima volta un'organizzazione italiana che rappresenta i piloti, l'Anpac. L'accordo, arrivato nella serata di merco0ledì e comunicato giovedì, fa coppia con la decisione di aumentare gli stipendi del 20%.

Si tratta della seconda intesa in assoluto per la compagnia aerea guidata dall'a.d. Michael O'Leary dopo quella raggiunta nel Regno Unito. "Recentemente Anpac, che rappresenta anche la maggioranza degli assistenti di volo impiegati da Ryanair in Italia, ha iniziato ad affrontare anche il contratto collettivo di lavoro per gli assistenti di volo", sottolinea il sindacato.

"L'aumento degli stipendi e il riconoscimento degli organi sindacali in due importanti mercati, Regno Unito e Italia, che insieme rappresentano il 45% del nostro corpo piloti, dimostra quanto Ryanair sia determinata a sviluppare relazioni con quei sindacati che desiderano lavorare con noi e quanti progressi abbiamo compiuto in un breve periodo di tempo", commenta il capo del personale, Eddie Wilson.

La compagnia low cost fa sapere inoltre che le trattative stanno proseguendo anche negli altri Paesi europei e sono attesi "ulteriori accordi di riconoscimento con gli organi di rappresentanza di piloti e personale di bordo nelle prossime settimane e mesi". In Italia le negoziazioni per arrivare all'accordo di ieri sera sono iniziate, precisa l'Anpac, "fin dai primi giorni dell'anno 2018" e dal primo incontro sono passate "8 settimane" di colloqui. L'Italia conta quasi 80 dei circa 400 aeromobili della flotta di Ryanair: il 20% del corpo piloti della compagnia aerea irlandese.

L'ultimo tassello mancante sarà messo attorno allo stesso tavolo tra sindacato e azienda. La compagnia aerea, infatti, attende "di collaborare con Anpac e con i neo eletti rappresentanti Ryanair in Anpac per concludere un primo contratto collettivo di lavoro per i piloti impiegati direttamente dalla compagnia che sono di base in Italia". L'accordo arriva dopo la protesta dei piloti, non solo italiani, di Ryanair, che nell'autunno del 2017 hanno costretto la low cost a cancellare 20.000 voli, per la presunta pianificazione sbagliata delle ferie dei dipendenti. Ryanair rischia ora altri problemi dagli assistenti di volo.

Escludendo i piloti, il personale in Italia ha colpito con uno sciopero il 10 febbraio scorso che ha lasciato alcuni voli a terra. Intanto protestano gli altri sindacati dei piloti. Emiliano Fiorentino, segretario nazionale della Fit-Cisl, dichiara che l'accordo con l'Anpac "può essere una notizia positiva", ma è "grottesca la posizione" di Ryanair con i sindacati confederali, non riconosciuti come interlocutori nonostante "il vettore irlandese sia stato condannato da un tribunale italiano per comportamento antisindacale il 5 febbraio scorso".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata