Il leader leghista guarda alle presidenziali francesi

"Finalmente. Socialisti e popolari sono fuori dal ballottaggio. Sarebbe come se in Italia fossero fuori Renzi e Berlusconi". Lo ha dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini, commentando i risultati del primo turno delle presidenziali in Francia, in un'intervista al Corriere della Sera. Secondo Salvini "i francesi voteranno Macron. E penso che i sostenitori di Mélenchon potrebbero votare la Le Pen. E così faranno tutte le persone vittime dell'austerità e della globalizzazione. Non credo che voteranno per un burattino elegante che va con la cravatta anche in spiaggia. Non voteranno qualcuno di telecomandato dai maledetti di Bruxelles". Macron, infatti, "è il finto nuovo. E del resto, una cosa del genere può accadere anche in Italia visto i nomi che abbiamo visto e continuiamo a vedere: una volta bruciato Renzi, sento parlare di Calenda, Padoan, Gentiloni. È sempre la stessa minestra che non digerisce più nessuno. Il punto non è più destra o sinistra, ma l'essere alle dipendenze di Bruxelles o non esserlo".
 

Il leader della Lega sottolinea poi che "tutta una certa Francia è stata contro la Le Pen. In maniera anche più dura di quanto una certa Italia sia contro la Lega. Lei ha contro il sistema giudiziario, le banche e la finanza non la possono vedere. Io sono appena stato condannato due volte per avere usato la parola clandestino. Ma con lei, e con noi – assicura Salvini -, ci sono soprattutto i giovani, le prime vittime di quella macchina".
 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata