Una ricerca della dottoressa Rosamaria Spina presentata a radio Cusano. Le motivazioni: "Tre tipi di persone scelgono questa strada"

"Gli scambisti in Italia sono due milioni e il numero è in crescita. Pratica scambismo in modo regolare una coppia su quattro. Ci sono molte persone che amano dedicarsi a questa pratica e a questa attività". Così la sessuologa Rosamaria Spina intervenuta stamattina nel corso di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano. Il dato di una coppia su quattro che pratica lo scambismo sembra esagerato: le coppie in Italia (dato Istat) sono più di 16 milioni: due milioni di persone corrispondono a un milione di coppie, ossia una coppia su sedici. Comunque un bel numero.

"Esistono tre profili di coppie che si dedicano a questa attività. Quello della coppia in crisi che cerca attraverso una pratica più trasgressiva di ritrovare l'intesa. Questa però si rivela spesso una soluzione fallimentare. Il secondo profilo è quello in cui realmente lo scambismo funziona. Accade in una coppia in cui già di base c'è grande intesa, grande intimità, si cerca qualcosa di diverso, adrenalina, appagamento sessuale, novità. Qui realmente lo scambismo è vissuto come un'esperienza di coppia. L'esperienza viene condivisa. La terza tipologia di coppia è rappresentata dalle coppie over 50, che stanno insieme, si trascinano, non vogliono lasciarsi ma non hanno sufficienti stimoli dal punto di vista sessuale. E allora cercano di trovarli fuori, mantenendo un'unione di coppia solo apparente. Lo scambio di coppia può essere anche un veicolo per provare dei rapporti omosessuali".

Sulla pornodipendenza: "E' in aumento anche tra le donne – aggiunge – Oggi abbiamo anche un materiale pornografico rivolto al popolo femminile, con caratteristiche differenti rispetto alla pornografia tipicamente maschile. Questo ha permesso alla donna di avvicinarsi al porno, ha superato tanti tanti tabù e ha molte curiosità che vuole soddisfare".

Sulle premature morti nel mondo del porno: "Qui c'è da dire che il mondo del porno rispetto a quello che noi possiamo vedere è molto diverso. Per avere determinate prestazioni ci sono delle situazioni che trascendono anche da quelle che possono essere situazioni di normalità. C'è un grande uso di sostanze sia tra gli uomini che le donne sia per mantenere le prestazioni che per riuscire a sottoporsi a lunghe ore di registrazioni e questo crea una seria di scompensi importanti".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata