L'atleta bergamasca è stata superata dalla francese Tessa Worley, ma si è messa alle spalle la campionessa del mondo Lara Gut

Se Sofia Goggia avesse vinto il gigante di Sestriere, in una cornice di pubblico straordinaria, con dodicimila tifosi rumorosi e festanti, sotto un sole primaverile, sarebbe stato il sabato perfetto. Ma anche così, con il secondo posto dell'atleta bergamasca e con il quinto di Marta Bassino, la padrona di casa, è andata bene lo stesso. Goggia è stata superata solo dalla francese Tessa Worley, ma si è messa alle spalle Lara Gut, la campionessa del mondo, l'inossidabile Tina Waireiter, la statunitense Mikaela Shiffrin, che ha lasciato la pista scura in volto per una seconda manche non all'altezza delle sue possibilità.

QUESTIONE DI CENTIMETRI I tracciati disegnati sulla Kandahar Giovanni Alberto Agnelli non hanno perdonato nulla a nessuno, compresa alla Bassino, che se non avesse commesso un piccolo errore nella prima discesa avrebbe potuto serenamente ambire al podio. Le due manche della Goggia invece sono state regolari, con una sola sbandata (controllata): del resto, il distacco è stato minimo, 15 centesimi, questione davvero di centimetri. Dopo due terzi posti, è arrivato un secondo posto, quattro podi di fila non sono da tutti: "Io vivo alla giornata, non mi pongo limiti. Il mio inizio stagione è da considerarsi fantastico. E' stata una giornata da incorniciare, davanti a un pubblico pazzesco", la sintesi del suo pensiero. Le altre ragazze della valanga rosa non hanno fatto solo numero: quattordicesima Manuela Moelgg, quindicesima Francesca Marsaglia, diciassettesima Nadia Fanchini. Più lontane le sorelle Curtoni.

L'ITALIA C'E' Goggia può guardare anche alla classifica mondiale, perché lei, Shiffrin e Gutt sono legittimate a contendersi la vittoria finale, nonostante la strada sia ancora lunghissima. "Dobbiamo alzare l'asticella", è stata la sfida che Sofia ha lanciato al resto delle concorrenti, nessuna esclusa. La realtà, d'altronde, parla chiarissimo. l'Italia c'è come da molto tempo non capitava e le ambizioni di gloria sono più che legittime. La soddisfazione del presidente Roda e del team azzurro sono rimaste celate dietro un filo di prudenza: in effetti, è troppo presto per festeggiare ma i presupposti sono incoraggianti. Domani lo slalom speciale non vedrà protagonista la Goggia ma ci saranno le altre regine delle nevi. Stessa pista, stesse insidie, probabilmente diversa sarà la Shiffrin che ha mandato tutti a quel paese, compreso l'allenatore. Per Sestriere sarà una specie di consacrazione: nemmeno la Fis immaginava che ci sarebbe stata una partecipazione tanto calorosa e tanto corretta, avvitata su un'organizzazione perfetta. Non a caso, da lunedì cinque nazionali resteranno ad allenarsi sulle montagne olimpiche.

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