L'azienda produce il P120C, il più grande motore monolitico al mondo in fibra di carbonio a propellente solido

Un prodotto tecnologicamente unico al mondo che dimostra le potenzialità del sistema Europa. Nell'industria aerospaziale uno dei leader globali nel campo della propulsione è Avio, che ha progettato il P120C, il più grande motore monolitico in fibra di carbonio a propellente solido mai realizzato, sviluppato con tecnologia innovativa nell'ambito dei programmi promossi dall'Agenzia Spaziale Europea. Il prototipo oggi è stato mostrato direttamente al presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, che ha visitato gli stabilimenti di Colleferro (Roma) dell'azienda. "Credo che l'industria spaziale europea sia un elemento di qualità, determinante per la crescita e la ricerca a tutti i livelli e per dar vita a una rivoluzione industriale che serve per uscire dalla crisi", ha spiegato, "Avio, fiore all'occhiello dell'industria italiana, mostra in questo contesto di saper fare sistema con i partner europei giocando un ruolo importantissimo nei programmi dei lanciatori attuali e futuri".

Ad accompagnare Tajani nella visita l'amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo. L'a.d. ha spiegato che si tratta di "qualcosa che darà all'Europa la possibilità di accedere allo spazio in maniera più efficace rispetto a chiunque altro. Bisogna continuare così, lavorando insieme tra i Paesi europei, sia tra i grandi come Italia e Francia, ma anche con i più piccoli, che hanno competenze tecniche molto importanti". Avio, ha aggiunto Ranzo, "ha potuto presentare al presidente Tajani un concreto esempio di efficace cooperazione europea tra industrie e istituzioni che realizza sviluppo tecnologico, nuovi investimenti produttivi e si fa apprezzare sui mercati internazionali", nel quadro di una missione alla quale l'azienda partecipa "con l'obiettivo di contribuire a rendere l'accesso allo spazio sempre più facile, sicuro ed efficace".

Solo qualche giorno fa il lanciatore Vega di Avio ha concluso con successo la sua nona missione, la prima di quest'anno, mettendo correttamente in orbita il satellite Sentinel 2B per l'osservazione della Terra. Il nuovo motore illustrato oggi è più leggero e performante di quelli tradizionali: è lungo 12 metri, ha un diametro di 3,5 metri e conterrà 142 tonnellate di propellente. E' il primo esemplare di una famiglia (P120C) che equipaggerà sia Vega C sia Ariane 6, i nuovi lanciatori europei che voleranno rispettivamente nel 2019 e 2020. Può sorridere anche il presidente dell'Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston: "Vedere questa realtà è un motivo di soddisfazione, è un passo programmatico che vede la luce nei tempi previsti".

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