Il presidente dell'Aic, unico candidato ufficiale, ha provato a presentare il proprio programma ai presidenti in Assemblea

Il 29 gennaio è sempre più vicino, il giorno fatidico in cui si dovrebbe eleggere il nuovo presidente della Figc al posto del dimissionario Carlo Tavecchio. Ad oggi l'unico candidato ufficiale è Damiano Tommasi, presidente dell'Aic, che dovrebbe essere seguito entro domenica dal presidente della Lega Pro Gianluca Gravina e dal numero 1 della Lega Dilettanti Cosimo Sibilia. Ago della bilancia la Lega di Serie A, priva ancora di leadership e chiamata oggi a scegliere un nome su cui convergere.

Approfittando della presentazione dell'Album Panini 2017/2018, il numero 1 dell'Aic Tommasi è arrivato nella sede della Lega calcio a Milano con l'intento di provare a presentare il proprio programma ai presidenti riuniti in Assemblea. Un tentativo vano, visto che a quanto si è appreso l'ex centrocampista della Roma non è stato 'ricevuto'.

In precedenza, l'occasione di tornare su quelli che sono i punti fermi del suo programma a cominciare dal rilancio della Nazionale. "Dipenderà da come si arriverà alle elezioni e poi come se ne uscirà. Sicuramente rimettere mano al progetto sportivo è la prima cosa, la ristrutturazione del club Italia e avanzare con il progetto delle seconde squadre convocando al tavolo chi è interessato per capire come inserirle nei campionati professionistici", ha detto Tommasi.

Fra i nodi da sciogliere del neo presidente federale c'è sicuramente quello della nomina del nuovo commissario tecnico della Nazionale in vista delle due amichevoli di marzo contro Inghilterra e Argentina. Di ieri la candidatura di Roberto Mancini, oggi il commissario Tavecchio ha ammesso che "dopo Italia-Svezia ho avuto contatti positivi in mezza Europa, ma difficilmente sarà scelto prima di giugno".

Lo stesso Tommasi ha confermato che "è giusto che in questo momento ci stia lavorando Gigi Di Biagio". Nelle intenzioni del presidente Aic, in caso di elezione a presidente federale, c'è sicuramente quello del coinvolgimento di figure simbolo del nostro calcio come Totti e Buffon. "Credo che per il prossimo presidente federale sia doveroso coinvolgere chi ha vestito la maglia azzurra per tanto tempo. Loro si sentono stimolati e credo sia doveroso portare quelle persone per riportare al centro della nostra attività il progetto sportivo", ha detto.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata