Nel 2016 sono state sequestrate 4.658 piante, il triplo del 2015

'L'oro verde' della criminalità cresce tra le cascine agricole torinesi, nascosto tra i campi di pomodori e altri ortaggi. La produzione di cannabis è diventata un business per i trafficanti 'fai da te' italiani. Nel 2016 i sequestri di piante sono aumentati rispetto allo scorso anno. Nell'intero 2015 gli arbusti di marijuana scoperti dai carabinieri sono stati 5.733, nei primi 8 mesi di quest'anno siamo già a quota 4.658 (1.501 nello stesso periodo dell'anno scorso). I coltivatori italiani di cannabis la producono in aziende agricole o in serre costruite in capannoni, magazzini e scantinati.

La produzione casalinga di hashish e marijuana in Piemonte sta aumentando in modo esponenziale. I carabinieri di Torino hanno individuato e sequestrato, negli ultimi anni, decine di serre clandestine, dotate anche di attrezzature sofisticate. Tra gli arrestati o i denunciati ci sono agricoltori di professione, assicuratori, commercianti, universitari. L'ultimo sequestro risale alla settimana scorsa, a Poirino, in una cascina agricola, quando i militari hanno arrestato tre uomini di 45, 39 e 38 anni. Coltivavano la droga tra le piante di pomodori e sono stati sorpresi a separare le infiorescenze dalle piante di cannabis. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno sequestrato una serra con 20 piante di marijuana alte oltre 2 metri e 5 chili di erba.

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