Le proiezioni delle reti tv americane hanno previsto che i repubblicani manterranno il controllo della Camera

 Il repubblicano Donald Trump è in leggero vantaggio nelle presidenziali americane in Stati chiave come Florida (49% contro 47,8% con il 95% delle schede conteggiate, secondo Cnn), Virginia (47,6% contro 47,3% con il 61% delle schede conteggiate, secondo Cnn) e Ohio (43,1% contro 42,5% con 65% voti conteggiati, secondo Cnn). Mentre il voto è completato in oltre due terzi dei 50 Stati americani, la sfida è 'too close to call' in Ohio, Florida, North Carolina, Pennsylvania, New Hampshire e Virginia, Stati che potrebbero essere vitali per decidere se la presidenza andrà a Trump o alla sfidante democratica Hillary Clinton.

Entrambi i candidati hanno ottenuto successi in Stati dove era prevista la loro vittoria: Trump in Stati conservatori del Sud e del Midwest, Clinton sulla costa orientale, in Illinois nel Midwest. Ma il margine di Trump in Florida, Virginia e Ohio gli dà un vantaggio nella contesa per conquistare i 270 grandi elettori necessari. Clinton aveva teoricamente più possibilità di raggiungere la soglia, ma una vittoria di Trump nei tre Stati metterebbe grande pressione sulla gara. Con il 91% dei voti conteggiati in Florida, Trump è in vantaggio su Clinton di 140mila voti sul totale di 8,6 milioni.

 In gioco c'è anche il controllo del Congresso. Le proiezioni delle reti tv americane hanno previsto che i repubblicani manterranno il controllo della Camera, dove sono in palio tutti i 435 seggi. Al Senato, dove i repubblicani difendono una maggioranza di quattro seggi, i democratici hanno segnato la prima vittoria in Illinois quando il repubblicano Mark Kirk non è stato rieletto. Ma Rob Portman in Ohio e Marco Rubio in Florida sono stati rieletti. Intanto, in North Carolina la commissione elettorale ha prolungato l'apertura dei seggi in otto distretti della contea di Durham, a seguito di problemi tecnici.

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