La Peta ringrazia le star che hanno prestato il loro corpo e interrompe la campagna chiudendo con un successo. La Canalis riposta il celebre manifesto del 2011
Diciamola così, il nudo va sempre di moda, la pelliccia molto meno. Dal punto di vista della Peta (People for Ethical Treatment of Animals) è indubbiamente un successo. La pelliccia non va più di moda, evitata dalla maggior parte degli stilisti e designer. Non è più oggetto di desiderio per nessuno. E di certo una parte di merito l'ha avuta l'influente organizzazione animalista ma anche le star che hanno prestato la loro avvenenza ad una delle campagne di sensibilizzazione, a parere degli esperti, più riuscita di sempre, una campagna durata 30 anni.
'Meglio nuda che in pelliccia' è stato un claim di forte impatto, grazie soprattutto all'abbinamento dei corpi nudi di bellezze come Kim Basinger, Eva Mendes, Pamela Anderson e la nostra Elisabetta Canalis. E allora l'annuncio della fine della campagna lanciato martedì scorso unito ai ringraziamenti del presidente della Peta, Ely lo pubblica sul suo profilo Instagram, con una dose di giusto orgoglio. Insieme a quel celeberrimo manifesto realizzato nel 2011. E chi segue non può che restare ammirato, per l'impegno e la determinazione, per la bellezza straordinaria della testimonial
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