Siccità, negli Usa cresce “l’inseminazione delle nuvole”

In cosa consiste la tenica per far piovere: il caso delle Montagne Rocciose

Negli Stati Uniti, per contrastare la siccità, cresce l’impiego dell’inseminazione delle nuvole: la tecnica mira a modificare il clima per cambiare la quantita di precipitazioni, aumentandole. La modalità per ottenere di più è la dispersione nelle nubi di alcune sostanze che attivino la condensazione per stimolare le precipitazioni nevose. Una realtà in crescita nella zona delle Montagne Rocciose da decenni soggetta a siccità: la “semina” avviene tramite l’utilizzo di aeroplani o tramite attrezzature site a terra. Lo Stato americano del Colorado, sul quale insiste parte del massicco montuoso, impiega da tempo questa tecnica: lo sottolinea ad Ap Scott Griebling, ingegnere delle risorse idriche del St. Vrain and Left Hand Water Conservancy District ma quest’anno, a gennaio, ha lanciato la prima “inseminazione” nell’area metropolitana della città di Denver, il “primo nella parte orientale” dello Stato. La decisione è arrivata in seguito alla grande siccità che ha colpito il fiume Colorado che, con i suoi affluenti, fornisce acqua a milioni di persone tra lo Stato del Wyoming e la città di Los Angeles. Il corso d’acqua ha toccato minimi storici di portata, da qui la decisione di funzionari locali e statali di abbracciare la tecnica del cloud seeding alla ricerca di un metodo non troppo costoso per riportare acqua in fiumi e grandi bacini. Ma come funziona la “semina”? Lo ioduro d’argento viene “sparato” nelle nuvole dove l’umidità si lega alle particelle, formando poi ghiaccio che cadrà sotto forma di neve. La stessa neve che poi, in alta montagna, fungerà da deposito fornendo acqua sciogliendosi nel tempo. Ma non si tratta di una “bacchetta magica”: secondo Griebling “quando la siccità persiste in inverno, la semina diventa meno efficace e non si può effettuare se non ci sono tempeste in arrivo”. “Quindi- precisa l’ingegnere – se è davvero molto secco, essenzialmente non si otterrà più acqua”. Una posizione confermata anche da Sarah Tessendorf, scienziata del National Center for Atmospheric Research che spiega quando il procedimento può avere più successo: “Quando c’è una tempesta, l’inseminazione delle nuvole è efficace nel creare precipitazioni, ma lo ioduro d’argento può avere un impatto minimo in alcune nuvole e un impatto elevato in altre”.

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