Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica insieme con le Regioni hanno deciso di inviare una lettera alla commissione Europea sullo smog. La nota – condivisa alla fine di una riunione al ministero – arriva in risposta “alla messa in mora in seguito alla condanna per i superamenti dei valori limite delle concentrazioni di Pm10 nell’aria”. La riunione al ministero dell’Ambiente ha riguardato le Regioni del bacino padano sulla qualità dell’aria. Hanno partecipato il ministro Gilberto Pichetto Fratin, la viceministra Vannia Gava, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia Giorgio Maione, l’assessore all’Ambiente della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin, i funzionari della Regione Piemonte e di tutte le altre Regioni.
Oggetto dell’incontro – viene spiegato – “la ricerca di una linea condivisa sulle misure da individuare ai fini del rispetto dei limiti di particolato (PM10) e biossido di azoto (NO2)“. Oltre “al costante dialogo con le Regioni”, è emersa “la necessità di un coordinamento con i ministeri maggiormente interessati dal tema, e in particolare quello delle Infrastrutture e trasporti, quello dell’Agricoltura, quello delle Imprese e made in Italy, e quello dell’Economia”. Il ministero dell’Ambiente – si rileva – “ha assicurato una concreta attenzione alla problematica”. Le Regioni del bacino padano hanno “formalmente ribadito la richiesta di attivazione di misure nazionali laddove tutte le possibili misure individuabili, dalle Regioni nei propri Piani di qualità dell’aria, non siano sufficienti a intervenire su sorgenti di emissione sulle quali le Regioni non hanno competenza amministrativa e legislativa” (art. 9 comma 9 della legge 155/2010).