Il segretario generale delle Nazioni Unite in Azerbaigian: "Agire per il clima non è facoltativo, è un imperativo"
“La finanza climatica non è beneficenza, è un investimento. Agire per il clima non è facoltativo, è un imperativo”. È un passaggio del messaggio che il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha rivolto alla sessione dei leader politici mondiali dedicata all’azione per il clima alla Cop29, il vertice mondiale sui cambiamenti climatici, a Baku in Azerbaigian.
“La Cop29 deve abbattere i muri della finanza per il clima. I Paesi in Via di sviluppo non devono lasciare Baku a mani vuote – osserva Guterres – un accordo è d’obbligo e sono sicuro che verrà raggiunto. Abbiamo bisogno di un nuovo obiettivo finanziario che sia adeguato al momento”.
Cinque gli “elementi essenziali per il successo”, secondo Guterres: “un aumento significativo dei finanziamenti pubblici agevolati; una chiara indicazione di come questi fondi pubblici mobiliteranno i trilioni di dollari di cui i Paesi in via di sviluppo hanno bisogno; fonti innovative, in particolare imposte sul trasporto marittimo, sull’aviazione e sull’estrazione di combustibili fossili, basate sul principio ‘chi inquina deve paga’; maggiore accessibilità, trasparenza e responsabilità; aumentare la capacità di prestito per le banche multilaterali di sviluppo più grandi e coraggiose”.
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