Diverse le segnalazioni alle autorità: un camion proveniente dall'Ungheria trasportava 500 agnelli in spazi ristretti, un altro non aveva lo spazio-testa necessario per gli animali

Animal Equality rilascia nuove immagini che raccontano l’agonia degli agnelli trasportati vivi sui camion dall’Est Europa verso i macelli italiani realizzate nel periodo di Pasqua del 2022, pochi mesi fa. Animal Equality ed ENPA hanno chiesto al Ministero della Salute di incrementare i controlli sul trasporto di animali vivi. Dopo la nota trasmessa alle Regioni, alle Province autonome, agli UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari) e al Ministero dell’interno, sono state numerose le irregolarità commesse dai trasportatori in piena violazione delle norme di benessere animale rilevate dalle autorità.

Nel contesto di questa collaborazione con il Ministero, il team di Animal Equality ha effettuato diverse segnalazioni sul confine sloveno alle autorità; la prima riguardava un camion proveniente dall’Ungheria con a bordo 500 agnelli stipati su 4 piani in spazi ristretti e angusti. La Polizia Stradale di Trieste e le veterinarie della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia hanno riscontrato irregolarità che sono valse una multa di 3 mila euro all’autista del mezzo per: sistema di abbeverazione non funzionante e con perdite di acqua, ma non solo: il sistema era predisposto per suini e non per ovini, nettamente più piccoli e dalle esigenze diverse quindi non in grado di bere adeguatamente; sistema di monitoraggio della temperatura all’interno del veicolo danneggiato; spazio per gli agnelli insufficiente: gli animali non riuscivano nemmeno a stare in piedi.

Durante una seconda segnalazione alle forze dell’ordine da parte del team di Animal Equality, è stato fermato un camion di una delle maggiori aziende di trasporto di animali vivi dell’Ungheria che vanta i più alti standard di benessere animale in Europa. Il camion, diretto con il suo carico di agnelli verso un’azienda di proprietà di uno dei vice presidenti di Assocarni, viaggiava con a bordo quasi 600 agnelli tra i tre e i quattro mesi di età ed è stato fermato e multato con una sanzione di 2666 euro per assenza del necessario spazio-testa degli animali e per il trasporto senza opportuni divisori tra animali misti con e senza corna, una condizione vietata per legge poiché aumenta drasticamente il rischio che gli animali trasportati si feriscano a vicenda, aggravata per altro dall’estremo affollamento all’interno del camion.

Nel corso del 2021 sono stati più di 400.000 gli agnelli trasportati da paesi come Ungheria, Romania, Polonia e Spagna, e Animal Equality ed ENPA, in collaborazione con il Ministero della Salute, hanno deciso di agire. A seguito di alcuni incontri dedicati, il Ministero della Salute ha infatti deciso di intensificare l’attività di controllo alla luce di numerosi problemi e violazioni delle leggi denunciati dalle associazioni, che insieme ad Animal Welfare Foundation sono su strada dal 2018 per documentare il crudele trasporto di agnelli in Italia. 

“Come dimostrano le tragiche notizie di questi giorni e le inchieste che abbiamo condotto,  trasporto di animali vivi è una delle pratiche più crudeli dell’industria alimentare. Nel periodo delle feste il traffico di camion per il trasporto di agnelli ed altri animali si intensifica in tutta Europa, ma ogni giorno milioni di animali sono condannati a queste sofferenze. Chiediamo che l’Unione europea faccia di più per quei quasi 2 miliardi di animali tra ovini, bovini, polli, e maiali che ogni anno vengono trasportati vivi su camion o navi in tutta l’Unione Europea e dall’Europa verso Paesi esteri”, ha affermato Alice Trombetta, Direttrice Esecutiva di Animal Equality Italia.

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