L’orsa F56 non è stata uccisa dai bracconieri ma da un altro orso. Lo comunica il Servizio grandi carnivori della Provincia autonoma di Trento che ogni mese fa il punto delle rilevazioni e segnalazioni.
L’esemplare, una femmina subadulta di tre anni e dal peso di 67 chili, era stata trovata morta nel comune di Cavedago il 16 giugno dell’anno scorso. L’episodio aveva provocato le immediate reazioni di alcune sigle animaliste che avevano adombrato il sospetto di un’uccisione illegale.
“Nei giorni scorsi l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha prodotto gli esiti relativi a uno degli orsi rinvenuti morti nel 2023 e consegnati all’ente sopra menzionato per le indagini del caso”, si legge nel report. “Il referto riguarda le analisi tossicologiche e l’autopsia, eseguita dagli specialisti del Centro specialistico di medicina forense veterinaria dell’Istituto e del Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria, hanno appurato che l’animale è morto per cause naturali, ovvero per uccisione da parte di un altro orso“.