L'aspetto saliente di questa pianta è il colore dei fiori, formati da grossi capolini gialli simili a margherite, con disco centrale scuro di forma conica

Tempo fa ebbi modo di raccontar scrivendo un genere di piante famose soprattutto per le loro proprietà benefiche e curative, le Echinacee. In quell’occasione, però, mi ripromisi di tornare sull’argomento parlandovi questa volta della Rudbeckia, vicina parente, dalla spiccata somiglianza e per questo spesso confusa. Ed eccomi qui, quest’oggi, a parlarvene.RUDBECKIA, UN CONCENTRATO DI SIMPATIA

Un tempo queste due piante venivano considerate identiche, essendo molto simili nell’aspetto, ed appartenenti alla stessa famiglia (Asteraceae). Più di recente, però, le specie sono state distinte in due generi diversi. La differenza più marcata consiste nel colore dei fiori, l’Echinacea, infatti, produce infiorescenze di colore rosso-violaceo, mentre i fiori della Rudbeckia sono prevalentemente gialli. Il colore del sole è infatti l’aspetto più saliente dei fiori della Rudbeckia, fiori che sono formati da grossi capolini gialli simili a margherite, con disco centrale scuro di forma conica. Entrambe le essenze hanno trovato largo impiego in erboristeria e fitoterapia per le loro proprietà benefiche, i loro estratti, infatti, si rivelano utili in caso di ferite, ustioni o malattie da raffreddamento.

Quasi tutte le Rudbeckia, come le Echinacee, hanno la comune caratteristica di avere i petali lievemente ricurvi verso il basso; ricordo, che parlandovi allora delle Echinacee, le paragonai ai tipici copricapi degli antichi indiani d’America, e se ci fate caso, forse potrete trovarne pure voi una vaga somiglianza. Le foglie sono ovali o lanceolate, verde scuro o glauco a seconda della specie, e spesso sono rugose. Il portamento della pianta è eretto, a cespuglio. Sopra al fogliame, infine, si ergono gli steli florali, alti fino a 150 cm, in base alle varietà, che, nel periodo tardo estivo, si ricoprono letteralmente dei simpatici fiori.

RUDBECKIA, UN CONCENTRATO DI SIMPATIA

La Rudbeckia appartiene a quel genere di piante che, a mio personale parere, non dovrebbero mai mancare nei terrazzi di città e nei giardini. Sono troppe le qualità di queste piante per privarsene: innanzitutto la facilità di coltivazione, poi la robustezza, quindi l’esuberante fioritura di fine estate, periodo in cui nel giardino, spesso, non ci sono molte fioriture, e infine, fattore per niente trascurabile, possiedono una simpatia travolgente ricamata nei grandi sorrisi aperti dei suoi fiori che rendono un qualsiasi giardino in un luogo solare e amichevole in cui stare bene.

Originaria dell’America settentrionale, dove se ne sviluppano circa una ventina di divere specie, ogni pianta produce più fiori nel corso di una stagione, tendendo ad aumentare anche la quantità di foglie, creando così una vera e propria macchia di colore. Nonostante le Rudbeckie siano abbastanza coltivate in Italia, purtroppo non sono ancora molto diffuse nei nostri giardini, e proprio per la loro prolungata fioritura, che prosegue fino ai freddi autunnali, e che dona al giardino un accento dorato, dovrebbero invece divenire una presenza costante. In più queste piante si prestano bene all’inselvatichimento, ideali soprattutto nelle zone a bassa manutenzione del giardino, o lungo le aiuole stradali. Amano il sole e le posizioni ben luminose, ma nelle zone mediterranee, caratterizzate da un clima estivo decisamente torrido e da forti venti di mare, è consigliabile cercare per la rudbeckia una posizione semiombreggiata, in modo che possano godere di qualche ora di refrigerio dal caldo sole estivo. Non temono il gelo, all’arrivo del freddo intenso perderanno la parte aerea che rispunterà poi la primavera successiva e durante il periodo di letargo vegetativo invernale non sarà necessario annaffiarle. Un consiglio importante che mi sento di darvi, per ottenere un’abbondante fioritura, è quello di rimuovere i fiori appassiti, per evitare che vadano e seme, terminando così la produzione dei fiori.

Procuriamoci allora qualche pianta di Rudbeckia da inserire nei nostri spazi esterni. È impossibile non innamorarsi di questo fiore così allegro, generoso e di poche pretese, un fiore che racchiude in sé tutto il tepore del sole e che dal sole si è preso anche il colore, ma poi, soprattutto, è simpatico come pochi.

David_Zonta

 

L’ultimo fiore all’occhiello

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