Un albero divenuto leggenda nel Sol levante, il ciliegio, per il popolo nipponico, è molto più di un albero: rappresenta la bellezza disarmante e unica di una fioritura breve ma indimenticabile

Un anno fa questa rubrica faceva il suo esordio e sono molto felice di spegnere questa prima, importante, candelina. Soffiare su quella fiammetta proprio oggi, primo giovedì di questa nuova primavera, è ancora più bello e quest’entusiasmo mi conduce a parlarvi di una fioritura non solo meravigliosa, ma anche molto importante per un popolo in particolare. “Voglio fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi”, scriveva Neruda in una sua celebre poesia, ed è proprio della straordinaria fioritura del ciliegio che vorrei parlarvi questa settimana.

Un albero divenuto leggenda nel Sol levante, il ciliegio, per il popolo nipponico, è molto più di un albero: rappresenta la bellezza disarmante e unica di una fioritura breve ma indimenticabile, che è diventata in Giappone simbolo della stagionalità, della caducità della bellezza e, per estensione, della vita. Trovarsi sull’isola nel periodo della fioritura dei ciliegi, significa poter assistere all’Hanami, che nella lingua giapponese significa “ammirare i fiori”, e si tratta di una sentitissima tradizione iniziata circa nel 700 d.C. e diffusasi poi in tutto il mondo. È in Giappone però che ha mantenuto un’importanza rilevante. Si pensi che addirittura è previsto un servizio meteo nazionale che allerta la popolazione prevedendo la fioritura dei ciliegi nelle varie zone del paese, per permettere alla popolazione di non perdersi l’evento.

Ma che cos’è in pratica l’Hanami? È una sorta di flash mob floreale in cui una migliaia di persone si concedono del tempo per andare a sdraiarsi sui prati comuni, sopra ad un plaid abbastanza comodo da accogliere anche un cestino da picnic, e volgere lo sguardo al cielo per osservare la meraviglia della fioritura delle tante piante di ciliegio presenti, e che tutte insieme colorano di rosa il cielo e l’orizzonte.

L’osservazione e la capacità di ammirazione sono le parole chiave dell’Hanami: una festa che annuncia la primavera, che risveglia l’attenzione sopita dall’inverno, e che è un momento davvero magico e di introspezione personale, ma anche di condivisione con la famiglia e con i vicini di plaid, sconosciuti fino a pochi attimi prima, ma così complici e vicini nell’atto non verbale di riconoscimento per affinità. Si passa tutta la giornata sotto ai ciliegi (chiamati ‘Sakura’ in giapponese) fino all’arrivo della sera quando, centinaia di lanterne appese ai rami si accendono illuminando l’oscurità e rendendo, così, solenne un momento incredibilmente magico.

La fioritura del ciliegio, come del resto parecchie altre fioriture fugaci, ci ricorda come la natura delle cose, anche quelle apparentemente destinate a durare, sia effimera e rafforzi l’importanza dei tanti momenti di bellezza che la vita ci offre e che a volte non riusciamo a cogliere. E poi, dopo la pioggia di petali che la fine della fioritura regala al terreno, un nuovo spettacolo si prospetta all’occhio di chi ha la fortuna di camminarci sopra: il più bel terreno su cui è immaginabile poggiare i piedi, un suolo interamente ricoperto di fiori rosa, uno scenario al quale possiamo dare un solo nome, Hanami. Benvenuta Primavera.

SEGUI IL BLOG DI DAVID ZONTA

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata