Un gol di Pisano allo scadere frena la rincorsa Champions di una Fiorentina deludente e confusa e regala al Verona un pari quasi insperato ma meritato per quel che si è visto in campo. Impiega quasi tutto il primo tempo la squadra viola per fare un tiro in porta, che poi diventa il gol del vantaggio, e s'impantana in un possesso palla sterile e nella ripresa arriva la beffa che rende tutto più difficile con la Roma che si allontana Sousa rivoluziona la squadra prima e durante la gara: dopo aver scelto il rilancio di Babacar e Zarate, lasciando in panchina Gonzalo, Kalinic, Ilicic e Bernardeschi, deve sostituire con Roncaglia dopo neanche 7' anche Tomovic, infortunato al ginocchio sinistro in uno scontro di gioco. Si vede poco o niente per tutto il primo tempo in cui l'unica mezza palla gol è del Verona con Wszolek che, ben servito in area, disorienta Alonso ma poi spara a lato.
La Fiorentina si vede solo al 40' ed è l'azione del gol: cross di Tello dalla destra (al terzo assist stagionale), conclusione al volo, con un rasoterra, di Zarate: la deviazione di Bianchetti inganna Gollini e regala il vantaggio ai viola. Anziché provare a chiudere i giochi la Fiorentina nella ripresa resta poco lucida ed è anzi il Verona a sfiorare il pari. In particolare al 78' su cross dalla trequarti, Toni stoppa e si gira in un fazzoletto, quindi calcia in porta ma Tatarusanu para. Subito dopo su indecisione di Astori, Rebic entra in area ma lo stesso difensore viola lo chiude, a due passi da Tatarusanu. La grande paura sembra scuotere i viola che sfiorano il raddoppio: doppio passo di Tello e cross in area, Helander anticipa Kalinic e manda in corner. Il Verona però è vivo e colpisce al cuore: al 42' Pisano piazza il colpo di testa vincente, da corner di Emanuelson, per l'1-1 che lascia i viola senza parole e con due punti in meno.