Nel giorno della morte del grande campione olandese una scheda per ricordare i momenti più significativi della sua carriera
Sei momenti significativi della carriera di Johan Cruijff.
LA GIRAVOLTA DI CRUIJFF ('THE CRUIJFF TURN'), 1974 – Uno dei grandi momenti del calcio mondiale, fotografia della genialità del suo creatore. Il modo con cui Cruijff disorientò e superò lo svedese Jan Olsson con un rapido cambio di direzione è l'immagine che definisce il Mondiale 1974, in cui l'approccio del 'calcio totale' olandese affascinò il mondo e portato gli Orange fino in finale, dove vennero sconfitti dalla Germania Ovest. Cruijff si procurò il rigore nel primo minuto di gioco, prima ancora che la Germania avesse la possibilità di toccare la palla.
IL GOL IMPOSSIBILE DEL 1973 – Cruijff ha segnato 48 gol per il Barcellona, ma pochi sono ricordati come quello soprannominato 'il gol impossibile di Crujiff'. In una partita contro l'Atletico Madrid l'olandese si alzò in aria verso il palo esterno e superò il portiere Miguel Reina deviando un cross con l'esterno del suo tallone destro all'altezza del petto.
IL RIGORE DEL 1980 – Crujiff tornò a giocare nel club in cui era cresciuto, l'Ajax, nel 1980, diventando uno dei pochi giocatori a siglare un rigore memorabile. Nel 1982, in un match contro l'Helmond Sport, Crujiff scelse dal dischetto di non tirare, bensì di appoggiare lateralmente la palla al compagno di squadra Jesper Olsen, che ripassò palla all'indietro per Crujiff che mise in rete con il portiere Otto Versfeld totalmente confuso. Leo Messi e Luis Suarez hanno riprodotto lo stesso rigore nella vittoria per 6-1 del Barcellona contro il Celta Vigo a febbraio.
DUE STRISCE SONO MEGLIO DI TRE – La Federcalcio olandese (KNVB) aveva un accordo con Adidas per la fornitura del kit della nazionale ai Mondiali del 1974 in Germania. Tuttavia, Crujiff era legato da un accordo di sponsorizzazione personale con l'azienda rivale Puma e chiarì alla federazione che non era disposto ad indossare il marchio a tre strisce di Adidas. Cruijff insistì per avere una versione a due righe: tale era la sua importanza e influenza per gli olandesi, che la sua richiesta venne accolta.
LA SUA STORIA CON L'AJAX – Crujiff fece il suo debutto nella squadra di Amsterdam dove entrò a 10 anni e nella sua seconda stagione (1965-66) segnò 25 gol in 23 partite, contribuendo a far vincere all'Ajax il primo dei sei scudetti in otto stagioni. Ha anche guidato la squadra alla conquista di tre Coppe dei Campioni consecutive (1971-1973), i primi trofei europei dei 'Lancieri'. Crujiff è tornato nel 1980 e guidato il club alla vittoria di altri due titoli nazionali e, dopo il suo ritiro come giocatore, ha seguito il suo mentore Rinus Michels diventando tecnico, vincendo solo due Coppe d'Olanda e la Coppa delle Coppe, anche se il suo calcio d'attacco restava più che evidente: nel 1985-1986 perse il titolo andato il Psv, pur avendo una differenza reti di ben +85.
IL BARCELLONA – Arrivato per la cifra record di 2 milioni di dollari nell'estate del 1973, Crujiff aiutò il club a vincere la Liga per la prima volta dal 1960. In blaugrana l'olandese lasciò maggiormente il segno da tecnico, conquistando quattro volte il campionato tra il 1991 e il 1994, vincendo la Coppa delle Coppe 1989, prima di guidare il club alla conquista della sua prima Coppa dei Campioni nel 1992 a Wembley. La sua eredità è stata di durata molto più lunga, tuttavia, in quanto la sua impronta calcistica si radicò nel club tanto da durare ancora oggi: un suo giocatore, Pep Guardiola, ha imparato molto da lui e lo ha tradotto nel proprio stile di allenamento.
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