Prova di forza dei giallorossi, 4-1, che approfittano nel migliore dei modi del passo falso del Napoli a Udine
La Roma fa suo il derby e mette nel mirino il secondo posto. Prova di forza dei giallorossi, che calano il poker alla Lazio (4-1) ed approfittano nel migliore dei modi del passo falso del Napoli ad Udine: i partenopei sono ora distanti di appena quattro punti. All'Olimpico match divertente: cinque reti e quattro legni. La squadra di Spalletti va a segno con El Shaarawy e Dzeko, i biancazzurri hanno la forza di riaprire i giochi con Parolo ma nel finale Florenzi e Perotti mettono fine alle ostilità. Sfuma, per Pioli, la possibilità di regalare ai tifosi una soddisfazione in una stagione segnata più da amarezze che gioie. La Roma vola, per il tecnico laziale forse l'addio è più vicino.
Per il suo 4-3-3 Spalletti si affida come da previsioni al collaudato tridente Salah-Perotti-El Shaarawy, solo panchina per Totti, forse al suo ultimo derby, Dzeko e De Rossi. Assenze pesanti in casa Lazio, priva di cinque titolari: la difesa d'emergenze dei biancazzurri presenta Patric, Bisevac, Hoedt e Braafheid. In avanti Matri, assistito sulla trequarti da Candreva e Anderson, vince il ballottaggio con Klose.
Una solida e concentrata Roma chiude in vantaggio il primo tempo. Partono bene i giallorossi, già in vantaggio al 15': sul cross di Digne dalla sinistra, El Shaarawy svetta in solitudine e batte Marchetti. Difesa laziale da rivedere nell'occasione. I biancazzurri faticano ad imbastire una reazione, la Roma è più sciolta e si rende nuovamente pericolosa con un destro dell'attivissimo El Shaarawy dalla distanza: Marchetti blocca in tuffo. Replica della Lazio affidata ad una punizione di Biglia, senza esito. Prima dell'intervallo giallorossi ad un soffio dal raddoppio: prima con un destro di Pjanic, con palla che si infrange sul palo a Marchetti pietrificato. Poi con il caparbio Nainggolan, che fa tutto da solo: il belga sguscia via a tre avversari e prova il mancino a giro che si spegne sul fondo.
Nella ripresa subito lavoro per Marchetti in apertura, il portiere biancazzurro è reattivo sul tiro-cross di Digne. Ci prova quindi dopo un'azione prolungata Candreva, scaricando un destro dalla distanza che non trova lo specchio. Si fa vedere la Roma con Salah che da pochi passi non sfrutta a dovere l'ottimo suggerimento di Florenzi. Pioli reagisce con un doppio cambio: fuori Matri e Candreva, dentro Klose e Keita. Nelle file giallorosse fa il suo ingresso Dzeko al posto di El Shaaarawy. Parolo cerca gloria con un destro da fuori area dopo un erroraccio di Florenzi, il suo tentativo, debole, si spegne a lato. Al 19' il raddoppio della Roma: la firma è quella del neo entrato Dzeko, che ha solo da appoggiare in rete dopo il palo centrato da Perotti dai 28 metri. Una mazzata che non abbatte la squadra di Pioli, pericolosa con il palo timbrato di testa da Hoedt sugli sviluppi di un corner. Un minuto dopo, biancazzurri ancora sfortunati: Parolo a botta sicura dopo la sponda di Klose, Szczesny alza sulla traversa. L'acciaccato Nainggolan, intanto, lascia il posto a Iago Falque nella Roma. Poco dopo, la Lazio riapre i giochi con Parolo, che insacca di tap-in su invito di Klose. Szczesny, uscito a vuoto, non esente da colpe in occasione del cross di Keita che avvia l'azione (31').
I biancazzurri ci credono: Parolo allunga per Anderson che non si accorge del pallone e favorisce l'intervento di Szczesny. Nel momento migliore della Lazio ci pensa Florenzi, con un bellissimo destro al volo che non lascia scampo a Marchetti, a spegnere le illusioni rimonta dei cugini (38'). Sulle ali dell'entusiasmo la Roma dilaga con Perotti: l'argentino firma il poker con un gran tiro dal limite e fa calare definitivamente il sipario sul derby. Espulso, in pieno recupero, Hoedt per un'entrataccia su Florenzi.
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