Massimiliano Allegri non riesce a godere del tutto per l'ennesima vittoria della Juventus. Lo turba l'infortunio di Claudio Marchisio: "Non posso essere felice fino in fondo perché abbiamo perso un giocatore importante, che rischia di stare fuori parecchio. Per il resto abbiamo fatto una buona gara anche se, paradossalmente, abbiamo subito più occasioni da gol in confronto alle altre 15 gare. Era importante vincere perché adesso ci attendono due gare difficili con Lazio e Fiorentina. Lo scudetto? Non è ancora conquistato: ci vogliono ancora sue successi e un pareggio".
 

FUTURO E MERCATO. "Se mi sono arrabbiato per le ammonizioni? Sì, è un aspetto che i ragazzi devono migliorare. Non possiamo prendere certi gialli in questo modo, per una reazione di protesta. Bisogna pensare e capire come comportarci. Bisogna crescere, ecco" così il tecnico della Juve 
Con mezzo scudetto già cucito sulla maglia, il tema caldo adesso è quello del mercato: "Quando ci metteremo al tavolo per la firma del famoso contratto, pianificheremo il futuro. Se uno non condivide i piani della società, alza il braccio, dice 'non condivido' e va via. Ci sono esigenze di mercato, è chiaro, ma bisogna lavorare bene essere cinici e realistici. Se la Juventus rimarrà al completo, con questo gruppo di giovani e questo gruppo di fantastici vecchietti, nel giro due o tre anni tornerà a lottare per vincere la Champions League", ha aggiunto Allegri. Con un salto indietro alla scorsa estate: "Tevez ha deciso di tornare in Argentina, Pirlo ha scelto di vivere un'esperienza in America, mentre la cessione di Vidal è stata condivisa da tutti, anche se sapevamo che perdevamo un grande giocatore. I risultati poi sono quelli che contano, all'inizio ci hanno dato torto, ora ragione".

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