Giampiero Ventura, allenatore del Torino, presenta così la trasferta in casa dei giallorossi,
"Affronteremo una squadra arrabbiata: sarà una sfida stimolante per le nostre verifiche sulla consapevolezza di quello che siamo". Giampiero Ventura, allenatore del Torino, presenta così la trasferta in casa dei giallorossi, dove i granata proveranno ad allungare la striscia positiva arrivata a tre vittorie consecutive. "Se andiamo a rivedere la sfida di Bologna, non sembrava una partita entusiasmante – così il tecnico ha rievocato il successo al Dall'Ara – ma io l'ho trovata estremamente positiva fino ai limiti dell'area di rigore. C'è stata un'ottima lettura degli spazi, dobbiamo lavorare per finalizzare meglio".
Sulle scelte per la trasferta: "Abbiamo convocato due ragazzi della Primavera. Maxi Lopez ha delle placche in gola e a ieri aveva ancora febbre. Ovvio che mancando sia Maxi Lopez che Immobile, Belotti non potrà riposare per recuperare", ha chiarito Ventura che ha poi parlato dei giovani della rosa, "sono arrivati al Toro per crescere. Ognuno ha degli aspetti su cui lavorare. Belotti ha grande voglia di mettersi in discussione: ha un mix di sfrontatezza e umiltà. Zappacosta è quello che ha giocato meno, ma ha la stessa voglia e consapevolezza di Belotti: anche lui è sulla strada giusta. La Nazionale? Per i giovani non è importante andarci subito o tra un po', ma il fatto che quando ci arriveranno ci rimarranno in pianta stabile". "In questi anni abbiamo cercato di creare qualcosa che sia la base per costruire il futuro", ha proseguito l'allenatore del Torino. "Questa è stata un'annata particolare, che attraverso l'intelligenza e l'umiltà di metterci in discussione può diventare molto importante per le situazioni vissute".
Ventura manifesta ottimismo per il futuro: "Questa squadra sta buttando basi importanti. E' stata fatta un'ottima programmazione: mano a mano che i senatori inizieranno a cedere il passo avremo dietro tanti giovani che potranno diventare lo zoccolo duro. Questo gruppo verrà ricordato per quanto ha dato in questi anni". Quindi ha osservato: "L'anno scorso siamo stati una delle migliori difese su palla inattiva, quest'anno il contrario: è evidente che anche l'aspetto psicologico ha influito". Ventura ha poi parlato della situazione in casa Roma, reduce dal rocambolesco 3-3 contro l'Atalanta: "Le squadre possono reagire in maniera diversa. Il nostro problema, detto con umiltà, non è la Roma ma noi. Pur con tutte le difficoltà se vai in campo con la consapevolezza di poterti ritagliare uno spazio importante. Tutto questo avviene con il lavoro quotidiano, partita dopo partita. Quando parlo di partita stimolante non mi riferisco ai tre punti, che sono figli della prestazione, ma alla prestazione stessa". Quanto al caso Totti, "difficile giudicare dall'esterno senza conoscere la reale situazione. Da una parte c'è Spalletti, che è stato un mio giocatore ed è un mio amico, dall'altra uno dei più grandi giocatori. L'unica cosa che posso dire è che sono dispiaciuto. Sarebbe bello che Totti finisse da grande calciatore quale è stato", ha concluso il mister granata.
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