Assente alla prima udienza, reduce da un infortunio subito in nazionale, la Pulce aveva confermato oggi la sua presenza in tribunale sul banco dei testimoni

Leo Messi e il padre Jorge Horacio sono arrivati podo dopo le 10 presso la  Audiencia Nacional di Barcellona per testimoniare nel caso che lo vede accusato di una presunta evasione fiscale. Secondo quanto riferisce Marca, ieri nella seconda udienza del processo tutti i testimoni ascoltati in tribunale avrebbero concordato sul fatto che il calciatore del Barcellona non è responsabile di alcun reato. Messi, infatti, non avrebbe partecipato in alcun modo alle decisioni prese dal padre, Jorge Messi, pertanto unico responsabile dei presunti reati. Assente alla prima udienza, reduce da un infortunio subito in nazionale, la Pulce aveva confermato oggi la sua presenza in tribunale sul banco dei testimoni.

Messi e suo padre, Jorge Horacio Messi, sono accusati dal Fisco spagnolo di avere evaso tasse per 4.2 milioni di euro tra il 2007 e il 2009. Entrambi rischiano fino a 22 mesi di prigione se trovati colpevoli, hanno sempre negato ogni addebito. Messi è residente a Barcellona dal 2000 ed è cittadino spagnolo dal 2005. Secondo l'accusa i Messi avrebbero creato una serie di società in paradisi fiscali per evadare il fisco, in particolare sugli introiti dai diritti di immagine. Nell'udienza di lunedì è emerso come l'ufficio delle imposte spagnolo abbia effettuato ben 20 ispezioni durante l'indagine durata due anni. Secondo l'accusa, le società offshore sarebbero state create in Uruguay, Belize, Svizzera e Regno Unito. Nel giugno 2013 Messi e il padre avevano già pagato 5 milioni di euro al fisco spagnolo per 'sanare' le pendenze. Dopo il caso Messi, l'Ufficio delle imposte spagnole ha iniziato ad indagare anche su altri giocatori del Barcellona, in particolare su Neymar Jr, Javier Mascherano e Adriano.

MI FIDO DI MIO PADRE. "Ho firmato perché mi fido di mio padre e non ho mai pensato che mi potesse ingannare", ha affermato Messi in tribunale a Barcellona. "Non mi sono mai interessato a questi problemi, quindi non sapevo che stavo infrangendo la legge", ha aggiunto il fuoriclasse argentino del Barcelloma come riporta Marca. "Non sapevo nulla, io ho solo pensato a giocare a pallone. Avevo grande fiducia in mio padre e negli avvocati", ha detto ancora Messi.

Il fuoriclasse argentino e suo padre sono accusati di aver frodato il fisco di 4,2 milioni di euro tra il 2007 e il 2009. Messi rischia fino a 22 mesi di reclusione se fosse dichiarato colpevole, anche se è consuetudine in Spagna che i colpevoli di reati non violenti con una pena inferiore a due anni non vadano in prigione. "Non lo sapevo neanche io – ha spiegato Jorge Horacio Messi difendendosi dalle accuse – L'unica cosa che ho detto a Lionel è stata che i suoi diritti d'immagine erano stati protetti da una società".

 

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