Brexit, come cambia la Premier League: stop a baby stranieri

Dure le ripercussioni anche nel mondo del calcio

L'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea avrà pesanti ripercussioni anche nel mondo del calcio. La Premier League al momento minimizza sottolineando come il massimo campionato inglese "ha un forte richiamo nazionale e globale" e che "non ha molto senso ipotizzare le implicazioni fino a quando non ci sarà maggiore chiarezza". Allo stato attuale delle cose però il crollo della sterlina (mai così in basso da 31 anni a questa parte) come prima conseguenza potrebbe portare a un aumento del prezzo del cartellino dei giocatori Ue per i club inglesi e a una maggiore spesa per gli stipendi dei calciatori.

Come riporta poi il 'Telegraph' il nodo principale però ruota attorno al permesso di lavoro che diventerebbe necessario per tutti i giocatori europei che non potrebbero più usufruire del principio di libertà di circolazione. Attualmente in Inghilterra la norma è regolata dalla percentuale di presenze a livello internazionale. Se queste non fossero abbastanza, il calciatore non riuscirebbe a ottenere il permesso del lavoro. Con la vittoria del 'Leave' al referendum giocatori come N'Golo Kante, centrocampista del Leicester, e Dimitri Payet, stella del West Ham non sarebbero mai stati tesserati.

L'addio del Regno Unito all'Europa avrà anche delle ripercussioni sul tesseramento dei baby calciatori. Il regolamento della Fifa vieta il trasferimento di giocatori tra i 16 e i 18 anni a meno che questi non avvengano all'interno dell'Unione Europea. In questo modo società come Arsenal, Manchester United e Chelsea, che da anni puntano sul settore giovanile al di fuori dei propri confini non potranno più acquistare giocatori europei (vedi Fabregas con l'Arsenal e Pogba con il Manchester United). Con questi presupposti la Gran Bretagna dovrà lavorare sui propri talenti facendoli crescere in 'casa'. Oltretutto i calciatori britannici, in quanto extracomunitari, diventeranno meno appetibili da parte delle squadre europee, viste le norme ristrettive che limitano l'utilizzo di calciatori fuori dalla Ue.

In queste ore sta facendo discutere la situazione di Gareth Bale, stella gallese del Real Madrid, che si ritroverebbe in rosa 4 giocatori extracomunitari quando il limite è 3. In ogni caso le modifiche che ricadranno sul mondo del calcio dopo la Brexit verranno inserite in maniera graduale, e soprattutto non avranno valore reatroattivo. La società spagnola avrà il tempo per regolarizzare la propria posizione.