Da quando aveva 18 anni Patrick Harhoure va in giro ad incontrare i grandi campioni. Tra questi Figo, Messi e Ronaldo

Da Ronaldo a Messi passando per Figo e Cannavaro: è la storia del tifoso appassionato di Palloni d'Oro. Si chiama Patrick Harhoure, 54enne direttore sportivo dell'Istres Rassuen squadra dilettantistica della Provenza, e da 35 anni gira il Mondo in compagnia della moglie per incontrare i più grandi campioni della storia del calcio e in particolare quelli che hanno vinto il Pallone d'Oro. Lo conosciamo per caso dinanzi al Centro Sportivo Bernard Gasset di Montpellier, sede degli allenamenti della Nazionale, dove è arrivato nella speranza di incontrare il leggendario Paolo Rossi.

"Lavora per la tv italiana, è qui?", chiede speranzoso avvicinandosi ai cancelli del centro. Purtroppo per lui il capocannoniere del Mundial 1982 e Pallone d'Oro nello stesso anno non è presente in Francia. "Allora credo mi toccherà andare a Milano per incontrarlo e consegnargli la targa che regalo a tutti i campioni che ho conosciuto", aggiunge. Quindi va in macchina e tira fuori proprio una targa ricordo con il nome di Paolo Rossi e una figurina che ritrae il mitico Pablito con la maglia azzurra dell'82'.

"La nostra è una passione vera, andiamo ovunque e senza troppa pubblicità. Non abbiamo profili social o un sito". Grande appassionato di calcio, il simpatico Patrick racconta come da quando aveva 18 anni va in giro ad incontrare grandi campioni. "Ho girato il Mondo, sono stato anche in Argentina da Maradona", racconta orgoglioso. "Ora uno dei miei prossimi viaggi sarà in Brasile per incontrare Pelè", aggiunge. Ma sono i vincitori del Pallone d'Oro la sua grande passione. "Il primo a cui ho regalato una targa è stato Kevin Keegan nel 1985", ricorda fiero.

Poi da lì una sfilza di campioni conosciuti: da Michel Platini a Fabio Cannavaro, da Figo a Cristiano Ronaldo, fino a Leo Messi. L'ultimo ad aver ricevuto una targa da Patrick è stato Andriy Shevchenko, ex grande campione del Milan e presente a Euro 2016 come collaboratore tecnico del commissario tecnico dell'Ucraina Mychajlo Fomenko. "L'ho incontrato a Aix-en-Provence, nella sede del loro ritiro", ci spiega mostrandoci con fierezza la foto che lo ritrae con Sheva. "In totale me ne mancano 12", ci dice. Fra questi anche gli italiani Gianni Rivera e Roberto Baggio. "E' per questo che al più presto andrò in Italia", conclude. E allora buon viaggio e 'bonne chance' Patrick.

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