Per il tecnico dei nerazzurri "alla squadra non manca molto, c'é una buona base"

Roberto Mancini, tecnico dell'Inter, guarda alla prossima stagione dei nerazzurri dal ritiro di Riscone. Primo tema il futuro dell'argentino Icardi:  "Si sta impegnando molto, le altre cose non mi riguardano". "Mancio" ha commentato così in merito al futuro dell'attaccante e le recenti dichiarazioni della moglie-agente del giocatore, Wanda Nara, sul suo rinnovo. "Non so cosa sia successo, non leggo i giornali e non seguo radio e tv", ha spiegato il tecnico. "L'importante è che giochi, si impegni e faccia più di 20 gol. Poi ognuno fa i suoi interessi".

PENSO A FARE IL MIO LAVORO.  Poi una parentesi personale. "Il mio stato d'animo? Amo il mio lavoro, faccio sempre il massimo, lo faccio dal primo giorno. Le altre cose non interessano, unico malessere un problema al ginocchio scendendo dalla montagna…". L'allenatore dell'Inter, smentisce presunti 'malesseri' e il possibile addio anticipato ai nerazzurri. "Se mi sento coinvolto dal mercato? Io faccio l'allenatore, alleno i giocatori chi sono qui. Aspetto tutti i nazionali che arriveranno il 1° agosto", ha spiegato dal ritiro nerazzurro. Quindi, Mancini ha chiarito di aver parlato con i nuovi proprietari della Suning "due settimane fa, alla presentazione a Milano. Se sono qui…". Riguardo il rinnovo di contratto, "non è una cosa importante", ha tagliato corto. "Se mi sento coinvolto dal nuovo progetto? Ho il contratto per un anno. La parola 'progetto' la usano in tanti. Non esiste mai un progetto vero e serio", ha spiegato Mancini. "Un progetto può durare 3-4 anni quando bisogna rifondare. Non l'ha dimostrato solo l'Inter. La Juventus ci ha messo quattro anni, nonostante abbia sempre avuto dei grandi giocatori. Non è semplice".

JUVE FAVORITA. Capitolo corazzate da campionato: la Juventus sempre davanti per Mancini.  "Il gap con le big? La Juve si è rinforzata, anche se ha perso Morata. Poi nel calcio tutto è possibile. Al momento la Juve è sopra tutte le altre squadre".Questa l l'opinione di Mancini, proiettandosi alla lotta scudetto della prossima stagione. Tra i nomi accostati ai nerazzurri, Gabriel Jesus e Joao Mario: "Jesus è un giocatore giovane e di grande prospettiva, se manterrà le qualità mostrate fino ad ora può diventare un grande attaccante", ha spiegato il tecnico dal ritiro di Riscone. "Joao Mario è un giocatore tipo Brozovic, può giocare sulle corsie esterne. Sono bravi, poi nel campionato italiano hanno avuto difficoltà anche Platini e Van Basten. Se dovessero arrivare ci vorrebbe un po' di tempo per farli ambientare".

Tra i possibili partenti, Jovetic: "Non so, delle partenze e degli arrivi dovete parlare con altri. Ora è dell'Inter, si sta allenando molto bene, nel secondo anno si può fare meglio. Non credo andrà via, poi non so cosa potrà accadere", ha chiarito Mancini. "I giocatori che vorrei trattenere? Chiedete ad altri. Per me sono incedibili i giocatori base". Il nuovo arrivo Banega "ha un ruolo un po' indefinito, di centrocampo, ama svariare ovunque. Parte come seconda punta, è tatticamente un po' anarchico ma ha mostrato grandi qualità. Ha grande carisma, ci sarà utile". Al tecnico è stato chiesto se sia soddisfatto dell'Europeo di Perisic ed Eder. Il croato "lo criticavano tutti, ma è un grande giocatore. Eder ha fatto molto bene nell'Italia, se l'ho preso a dicembre un motivo c'era. È arrivato in un momento in cui l'Inter non era al massimo splendore, ma è sempre stato esemplare negli allenamenti"

 

UNA BUONA BASE. Sulla squadra il tecnico jesino è fiducioso: A questa Inter per essere completa "non manca molto. Nonostante l'anno scorso non siamo riusciti a centrare la zona Champions abbiamo fatto un ottimo campionato, per 20 giornate siamo stati in testa e forse se avessimo fatto qualcosa di più avremmo potuto restarci", ha spiegato. "C'è una buona base, sono arrivati giocatori all'inizio criticati e che oggi le big europee vogliono. I giocatori che arrivano devono ambientarsi, ne abbiamo presi di bravi e speso pochi soldi, abbiamo una base forte e solida". Quanto all'obiettivo, "è quello di fare meglio dell'anno scorso. Speriamo di riuscirci, l'Inter deve fare sempre massimo, difficile oggi dire dove possiamo arrivare".

 

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