Il suo compito, a partire dall'amichevole contro la Francia, sarà quello di trovare una sintesi fra presente e futuro

Domani comincia l'avVentura di Giampiero. A Coverciano, nella casa del calcio italiano, il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, presenterà il tecnico scelto per guidare la nazionale italiana dopo l'addio di Antonio Conte ora timoniere del Chelsea. "L'uomo giusto" e "un maestro di calcio come ce ne sono pochi", così il numero uno del pallone nostrano aveva definito Giampiero Ventura nel giorno dell'ufficializzazione della sua nomina avvenuta prima del via dell'avventura azzurra nel massimo trofeo continentale conclusa con il ko ai quarti di finale contro la Germania ai rigori.

Per l'ex allenatore del Torino, alla sfida più grande della sua carriera dopo tanti anni di gavetta, non sarà certamente facile. Dopo il brillante Europeo disputato dall'Italia che ha riavvicinato il pubblico agli Azzurri la strada è sicuramente in salita. L'obiettivo finale è il mondiale di Russia 2018 da conquistare attraverso un gruppo eliminatorio tosto che vede la Spagna come rivale più accreditata. Non l'appeal del nome ma il lavoro e l'applicazione. Questa la carta che l'allenatore genovese potrà giocarsi nel passaggio di consegne con Conte, già avvenuto a livello di club ai tempi dei Bari. Il legame fra i due corsi sarà cementato presumibilmente dal modulo. Quel 3-5-2 a lui molto caro e che pure gli Azzurri conoscono molto bene e sono abituati a praticare.

Il suo compito, a partire dall'amichevole di debutto in programma il primo settembre a Bari contro la Francia, sarà quello di trovare una sintesi fra il presente ed il futuro. Da una parte la storica difesa 'Bbc' a tinte bianconere dall'altra l'inserimento di una linea verde che potrebbe avere il granata come colore predominante con i vari Baselli, Benassi, Belotti e Zappacosta che scalpitano per una nazionale che potrebbe trovare proprio nella prima capitale d'Italia, il bacino più ampio dal quale attingere. 

 

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