"So, senza presunzione, di essere molto autocritico. E non ho bisogno che gli altri me lo dicano e mi manchino di rispetto. Manchino di rispetto a una persona e a una carriera. Non mi sono mai voluto omologare. Tra le tante stupidate che ho sentito ne accetto una: io da Buffon pretendo di più". Ci va giù duro il portiere della Juventus Gianluigi Buffon, dopo il match di Champions League contro il Lione vinto dai bianconeri. "Perché non ho esultato dopo le parate? Eravamo in inferiorità numerica, mancava tanto tempo alla fine e non volevo disperdere energie inutili. Lo dovevo ai miei compagni, alla mia società e ai miei tifosi", ha aggiunto ai microfoni di Mediaset.
Buffon prende la vittoria e la porta a casa, però non chiude gli occhi: "La Juventus deve migliorare perché, per arrivare in fondo, non può bastare ciò che abbiamo fatto e proposto nel primo tempo, in parità numerica. Poi, con un uomo in meno, sembravamo paradossalmente più compatti. Abbiamo saputo soffrire. Ciò significa che il senso di responsabilità è molto buono. Ma dobbiamo migliorare, abbiamo margini, sarebbe un peccato non fare altri passi in avanti". La partita? "Volevamo vincere per sistemare la classifica, il Lione è una squadra difficile, con esperienza internazionale. Però, lo ripeto, se vogliamo andare avanti dobbiamo migliorare".