Sassuolo-Roma 1-3, Dzeko scaccia la paura e accende i sogni

Il bosniaco guida la rimonta dei giallorossi dopo il gol di Cannavaro

Per togliersi di dosso la paura dopo essere passata in svantaggio, battere (nettamente) il Sassuolo e rimanere agganciata alla Juventus, la Roma ha impiegato un'oretta. Forse troppo, in effetti. Poi però si è scatenato Edin Dzeko, autore di una doppietta; poi ha chiuso qualsiasi discorso Nainggolan, alla prima rete in campionato. Tutto in venti minuti, dal '57 al '78, in capo a una metamorfosi cominciata nella seconda fase del primo tempo, con un paio di traverse timbrate in maniera quasi brutale.

Non è stato un inizio facile, quello della Roma. La conclusione di Defrel intercettata da Szczesny ha fatto dal preludio al gol di Cannavaro (minuto 12', colpo di testa su cross di Politano senza che nessuno sia parso vagamente interessato al contrasto aereo) e a un'altra occasione capitata sui piedi dell'attaccante francese. Del resto, l'incipit della squadra di Spalletti non ha convinto né in fase difensiva né in fase offensiva, tanto da consentire al Sassuolo una evidente supremazia territoriale. Per lunghi tratti, gli emiliani hanno dato la sensazione di essere disposti meglio in campo, cioè corti e dinamici, soprattutto di andare più veloci. Al punto che non si è avvertita l'assenza del gioiellino Berardi. Hanno fatto il loro dovere sia il baby Adjapong sia Politano, sia Matri, in versione unica punta nel 4-2-3-1 studiato da Di Francesco.

Solo verso la mezz'ora la Roma ha cominciato a dare segni di vita. La traversa di Nainggolan, lesto a rubare un pallone a Politano, è stata una sorta di sveglia agonistica. Supportata da una pericolosissima inziativa di Salah, il più brillante tra i giallorossi, e dalla seconda trasversa, stavolta colpita da Dzeko, che ha impiegato 43 minuti per destarsi da uno strano torpore. I giallorossi hanno consegnato le ripartenze al Sassuolo, d'accordo, ma si sono anche predisposti per un assalto prolungato alla porta di Consigli. E' ciò che avrebbero dovuto fare dall'inizio e che invece è stata la conseguenza solo di una reazione nevrile e orgogliosa.

Non è stato un caso che nella ripresa sia emersa in maniera evidente la superiorità della Roma in termini di qualità, non solo per il pareggio confezionato dal solito Dzeko (minuto 12', meraviglioso l'assist di Salah) ma per la globalità delle manovre e per il contropiede che ha messo Salah nella condizione di realizzare il sorpasso, stoppato appena da un gran recupero di Defrel, capace di togliere il pallone dalla porta a pochi centimetri dalla linea. Il rigore trasformato da Dzeko (fallo di Lirola appena entrato al posto di Gazzola proprio sul bosniaco) alla mezz'ora ha certificato il meritato sorpasso, la rete di Nainggolan ha piazzato una pietra tombale sul match. Il Sassuolo non è mai uscito dal suo guscio, ormai schiacciato e surclassato. Unica nota negativa per i giallorossi, l'infortunio di Florenzi, costretto a rientrare negli spogliatoi in barella: dalle smorfie di Spalletti dovrebbe trattarsi di un incidente non trascurabile.