Biancocelesti al quarto posto in classifica, subito dietro la Roma e il Milan

La Lazio supera 2-1 il Sassuolo e si porta al quarto posto in classifica, subito dietro la Roma e il Milan ed un punto avanti al Napoli, prossimo avversario al San Paolo. Tre punti d'oro per la squadra di Inzaghi, bella ma anche concreta nella seconda parte della gara. Biancocelesti in campo con il tridente offensivo composto da Felipe Anderson, Immobile e Keita. In panchina c'è Biglia, che a partita in corso farà il suo rientro in campo un mese dopo l'infortunio rimediato contro l'Empoli.

 Schieramento prudente per il Sassuolo, in campo con un 3-5-2 in cui i due esterni, Dell'Orco a destra e Lirola a sinistra, ripiegano spesso sulla linea dei difensori. La coppia d'attacco dei neroverdi è formata da Defrel e Politano. La prima squadra a rendersi pericolosa è proprio quella di Di Francesco dopo appena 2': verticalizzazione di Pellegrini per Defrel, ottima la risposta di Marchetti. Gli emiliani tengono bene il campo, limitando con efficacia le sporadiche iniziative dei padroni di casa. Keita è il giocatore più ispirato tra le fila della Lazio, ma sui suoi traversoni pericolosi la difesa del Sassuolo fa buona guardia. Consigli, di fatto, resta inoperoso fino all'intervallo.

Nella ripresa la situazione cambia dopo pochi minuti. È il 5' quando Keita, protagonista dell'ennesima accelerazione, pesca perfettamente in area Lulic, che non sbaglia. Passano 5' e la Lazio raddoppia: calcio d'angolo battuto da Felipe Anderson, spizzata di Radu e tocco vincente di Immobile, al nono centro stagionale. Finita? No. Di Francesco getta nella mischia Matri ed al 12' la partita si riapre. Politano imbecca alla perfezione Defrel che anticipa Radu e beffa Marchetti. Il Sassuolo preme e la Lazio è costretta a rintanarsi nella propria metà campo, pronta a ripartire in contropiede. Felipe Anderson manca il colpo del ko e nel finale gli emiliani potrebbero pareggiare con il neo entrato Ragusa, che si ritrova a tu per tu col portiere: la sua conclusione, però, finisce sull'esterno della rete.

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