Questa volta la Roma non concede sconti. Dopo essersi fatti rimontare due settimane fa dal 3-1 al 3-3 i giallorossi piegano 4-2 in trasferta l'Austria Vienna e ipotecano la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, andando al comando del girone E con 8 punti, a +3 sugli austriaci e a +4 sui rumeni dell'Astra Giurgiu. Protagonista del poker della squadra di Spalletti uno straripante Edin Dzeko, autore di una doppietta (la prima europea) che fa salire a 12 il suo bottino di reti stagionali.
Spalletti, in piena emergenza in difesa, deve rinunciare all'ultimo momento anche a Fazio. De Rossi retrocede così sulla linea difensiva, affiancato da Rudiger. Sugli esterni Bruno Peres da una parte e Juan Jesus dall'altra. Davanti Dzeko unico terminale offensivo, supportato da Perotti, al rientro dal 1', Nainggolan ed El Shaarawy. Dalla parte opposta atteggiamento speculare per i padroni di casa, con Kayode unica punta nel 4-2-3-1 disegnato da Fink. Pronti via e l'Austria Vienna passa in vantaggio. Pires sorprende tutti sulla destra, fa partire un cross sul palo opposto, Rudiger e Alisson bucano l'intervento e Kayode con una deviazione sporca segna l'1-0, nonostante il tentativo disperato di Bruno Peres sulla linea. Immediata la reazione degli ospiti. Lo stesso Bruno Peres affonda sulla destra, fa partire un cross rasoterra per Dzeko che con un tocco da due passi pareggia immediatamente i conti al 5'. I giallorossi, come sorpresi dallo schiaffo subito in avvio, continuano a premere e al 12' Dzeko viene anticipato di un soffio sul servizio di Perotti. Due minuti dopo nuovo tentativo dei viennesi con Venuto, che viene murato al momento di concludere. Entrambe le squadre si affrontano a viso aperto con continui ribaltamenti di fronte. Al 2-1 però sono i giallorossi a mettere la freccia grazie al tocco a porta vuota di De Rossi, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, dopo un primo tentativo di testa del solito Dzeko respinto debolmente da Martschinko. I padroni di casa non si arrendono e al 26' tornano nuovamente a graffiare con Kayode: tiro centrale, anche grazie all'intervento di Paredes in chiusura, e facile parata di Alisson.
Nella ripresa la furia agonistica dell'Austria va scemando con il passare dei minuti e i giallorossi prendono nettamente in mano il controllo delle operazioni. Al 5' Paredes manda Perotti davanti al portiere, ma l'ex Genoa colpisce debolmente da buona posizione. Dieci minuti dopo l'argentino ci prova nuovamente con un diagonale sinistro: palla a lato. Gli ospiti insistono e nel giro di dieci minuti chiudono la partita. Al 20' El Shaarawy pennella un cross per Dzeko che colpisce al volo colpendo il palo. Sulla ribattuta il bosniaco non sbaglia a porta sguarnita. A differenza della partita dell'Olimpico la Roma a Vienna non va incontro a cali di concentrazione e intensità e al 33' chiude definitivamente i conti calando il poker con Nainggolan, che colpisce al volo di interno destro nell'angolino dove Hadzikic non può arrivare. Nel finale c'è ancora tempo per la botta di sinistro di Grunwald per il 4-2 che rende meno amaro il passivo per gli austriaci ma non meno importante il successo dei giallorossi.